1. Lo stripper e il buttafuori (enrico) (3)


    Data: 02/05/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: crigio, Fonte: Annunci69

    ... perché ansimi così forte?".
    
    "Non... lo... so...", singhiozza.
    
    "Adesso proviamo così", gli dico ed estraggo l'asta tenendo dentro solo la cappella. Quindi, inizio a scoparlo velocemente solo con mezza asta. D'improvviso, affondo completamente colpendogli pesantemente la prostata. Il suo ventre spasima e e quelle contrazioni si riverberano su fino al petto facendogli inturgidire i capezzoli. Ripeto la pratica e stavolta, dopo l'affondo, il buttafuori getta la testa indietro, segno che stavolta l'effetto degli spasmi gli ha raggiunto il cervello.
    
    "E allora? E' solo questione di testa?", gli chiedo. Lui risolleva il capo e mi fissa. Non sa che rispondere, però il suo sguardo sembra implorarmi di farlo ancora. Io sorrido e mi replico. Stavolta lo faccio temare da capo a piedi e il suo sfintere rilascia del liquido vischioso.
    
    "Ma... mi sto bagnando... come una troia, cazzo! E non sto usando l'immaginazione, come prima, giù. Sei tu, merda! Sei solo tu a farmi godere così!". Si stupisce delle sensazioni che gli fa provare il suo corpo e non se ne capacita.
    
    "Lo sapevo che prima ricorrevi all'immaginazione. E sai perché? Perché non mi hai fatto fare praticamente niente eppure hai goduto lo stesso. Non hai lasciato che fosse il dildo a farti provare il piacere estremo, ma i tuoi sporchi pensieri. Lascia che il tuo corpo comunichi col tuo cervello e non viceversa", gli suggerisco. "Siamo un fascio di nervi che, se stimolati a dovere, ci restituiscono un piacere che non ...
    ... possiamo nemmeno immaginare. E dico letteralmente immaginare. Capito?".
    
    "Non so... forse...", ansima, mentre riprendo a stantuffarlo rapidamente con mezza verga per poi precipitargli in corpo tutto d'un colpo. La sua reazione è massima: sussulta sul letto che quasi mi sbalza via e rischio di sgusciare fuori da lui.
    
    Con una mano strappa via le lenzuola e rantola: "Oh, meeeeerdaaaaaaa! Che roba, ragazziiiiii!".
    
    Mi chino sul suo orecchio e gli sussurro: "Adesso ti metti a pecorina e ti scopo come un toro e tu godi come una vacca, chiaro?".
    
    Già solo le mie parole lo fanno vibrare di nuovo, ma comunque mi risponde: "S... sì...". Si volta e si inginocchia, offrendomi le sue enormi chiappe. Io mi alzo in piedi sul letto e mi accovaccio alle sue terga, puntando il cazzo al buco. Gli scivolo dentro e mi piego in avanti appoggiandomi sulle mani. Quindi, comincio a pistonarlo con movimenti pesanti e profondi. Lui lascia andare giù il busto e rimane col solo culo sollevato. Un lamento continuo gli esce dalla gola e ad un certo punto si sgrava.
    
    "Oh, merda! Mi sono cagato addosso!", sbotta.
    
    "Non dire stronzate! Lo vuoi capire che stai godendo?", rimbrotto. Allunga una mano verso il suo solco e quando la riporta su si rende conto che quella che ha raccolto non è merda, ma umori. Li assaggia e ne prova gusto.
    
    "E' buono... è buono... Ancora... ancora... per favore...", mi chiede.
    
    "Che puttana che sei!", lo insulto.
    
    "Oh, sì! Sono una puttanaaaaaaaaaaaa!", urla, e il suo ...