1. Lo stripper e il buttafuori (enrico) (3)


    Data: 02/05/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: crigio, Fonte: Annunci69

    Usciamo dalla stanza e ci leviamo tutto. Andiamo in bagno e lui apre l'acqua calda nella doccia. Il piatto è molto grande. "Dai, vieni!", mi fa, dopo esserci entrato. Nonostante io non sia per niente basso né esile, lui mi sovrasta di almeno dieci centimetri ed è molto più grosso di me. Mentre il getto ci scroscia addosso, mi stringe tra le sue braccia e mi infila la lingua in gola. Mi bacia come se volesse succhiarmi l'anima e, dopo aver visto cosa riesce a fare con la sua bocca, temo per la mia incolumità.
    
    Ci insaponiamo a vicenda e lui si lava bene soprattutto tra le chiappe. Ci risciacquiamo e rimaniamo a crogiolarci sotto l'acqua, continuando a limonare. La cosa non mi dispiace: anzi il mio cazzo risponde immediatamente alle attenzioni del buttafuori e anche il suo non è da meno. Devo ammettere che anche lui è ben dotato! Li strusciamo uno contro l'altro e tra i nostri ventri; poi lui si inginocchia lentamente e impugna il mio. Lo lecca un po' e poi lo inghiotte cominciando a spompinarmi. Nel frattempo mi soppesa i coglioni con una mano e sollevando lo sguardo mi fa capire che è soddisfatto della loro consistenza.
    
    L'esperienza di pochi minuti fa li ha caricati di tanta buona sborra e al momento opportuno la sua bocca o il suo culo verranno farciti a dovere. Anche lui pregusta la cosa, visto come li tasta.
    
    Dopo qualche minuto di massaggio orale, si alza in piedi e si gira di schiena. Si inarca e preme il culo contro il mio ventre, infilandosi la mia asta tesa ...
    ... tra le chiappe. Chinandosi in avanti comincia a twerkare e praticamente mi fa una spagnola con le sue possenti natiche. Gliele agguanto e le stringo per aumentare la pressione intorno alla mia verga e anch'io mi muovo in su e in giù per accrescere il mio piacere. Quindi, mi inginocchio alle sue terga e affondo la faccia nel suo solco, allungando la lingua sulla rosellina. Ne percorro il perimetro con la punta e ne sento ogni più piccola grinza. Ogni volta che il mio organo fa attrito contro quelle minuscole incavature, il buttafuori geme e si divincola. Con una mano gli impugno il cazzo e lo masturbo, ma lui subito me la afferra e se la porta al petto affinché gli titilli la punta del capezzolo. Deve piacergli proprio tanto questa carezza, visto come li stimola bene e spesso. Allora, uso anche l'altra mano sull'altra tettina e, in tutta risposta, lui protende di più il culo, fagocitandomi la testa tra le natiche. Indurisco la lingua e inizio a fotterlo: lui sospira e mi tiene il capo premuto contro le sue intimità.
    
    "Dammelo, ti prego! Dammelo! Ho voglia di sentirti dentro!", mi chiede con ardore. Allora, mi tiro su e mi sputo sulla verga. Spalmo la saliva ben bene e poi punto all'ingresso del suo sfintere. Ovviamente non devo premere più di tanto, anche se, con mia enorme sorpresa, non è così largo come mi aspettavo. Dopo il mio braccio e quel dildo smisurato avrei detto che non lo avrei sentito per nulla, e invece le pareti del suo budello mi avvolgono la minchia quasi ...
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