1. Coscienza e verità


    Data: 01/05/2021, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... che avrebbe dovuto intuire tempo fa.
    
    Lui le ha incredibilmente aperto inediti ambiti, divulgandole nuovi orizzonti, facendole intraprendere un percorso difficile, inesplicabile e a tratti penoso. Aprilia doveva assorbire, imparare e addottrinarsi, uscire in definitiva fuori dai soliti canoni delle relazioni comuni e smetterla con i suoi affanni, le sue preoccupazioni e quei timori mentali, acquisire e recepire i veri desideri senza vergognarsene, dare e prendere senza congetturare né pretendere niente in cambio. Togliere la maschera della finzione, allontanare l’impostura della commedia, riuscire a dire francamente quello che si ambisce, che si desidera, che si pensa e che si vuole apertamente, senz’infruttuosi, inconcludenti e vani giri di parole. La sensualità aperta e disinibita, l’erotismo sciolto e sincero vissuto con la sola percezione dei sensi, senza logica, senza razionalità né falsi perbenismi né moralismi. Quest’atteggiamento ha nei confronti di Aprilia un effetto liberatorio incredibile, lei si sente affrancata e ardita, fermamente autogovernata, perché adesso potrà decidere che cosa farà della sua vita, ora che ha scoperto un lato di sé che sarebbe rimasto rintanato sotto le convinzioni, isolato fra le credenze e nascosto tra le finzioni della sua vita perbene. Il bianco e il nero, i concetti intangibili e le regole inviolabili con se stessi, perché nulla è necessariamente vero, nulla è ciò che apparentemente sembra. Annetta, invece, è destinata a restare ...
    ... costantemente in superficie, perché lei s’accontenta del suo innato individualismo, poiché ogni avventura è un’attestazione e in ultimo una conferma della sua attraente e irresistibile femminilità. In verità non le interessa altro, Aprilia però è diversa, molto disparata, perché adesso lei analizza, approfondisce, interiorizza e studia ogni esperienza.
    
    “Adesso sparirai?” – esclama lei apertamente dispiaciuta, palesemente rammaricata di non poterlo più incontrare, adesso che aveva tessuto con lui intrecciando un’eccellente intesa mentale e altresì impostando una grandiosa corrispondenza a livello sessuale.
    
    “Non appartengo alla tua vita, ma svanirò quando non avrai più bisogno di me” – commenta Leandro, chiarendo il concetto con la sua semplice e altrettanto efficace, quanto stringata e leale schiettezza.
    
    L’indomani parte per davvero, va via senza affanni né rimpianti né tormenti d’animo, Aprilia prova per lui un rimarchevole e nobile senso di gratitudine, di distintiva e di lodevole riconoscenza, in quanto ha la consapevole certezza che potrà contare su di lui. Leandro come sempre l’ascolterà, la comprenderà senza commentare né criticare né giudicare in alcuna maniera, sapendo che dovrà risolvere da se le questioni personali e quando potrà la soddisferà.
    
    Aprilia ha incontrato senza dubbio in modo insperato e provvidenziale,
    
    un amico non abituale né poi così ricorrente.
    
    A ogni buon conto, certamente inatteso e poco diffuso come uomo, probabilmente però il ...