1. Coscienza e verità


    Data: 01/05/2021, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... liberatorio le ricopre il viso con quella lava bianca e densa, gli schizzi sembrano lunghi come delle frecce in quanto s’infilano tra i capelli. L’eccitazione di Aprilia è irrefrenabile, lei abbassa la mano per toccarsi, però si sente fermata dalla sua presa decisa:
    
    “Aspetta, non adesso, impara ad aspettare, fa’ crescere ancora la voglia, ti dirò io quando godere. Adesso puliscimi lo sperma”.
    
    Il sapore di quello sperma le sembra la cosa più adorabile e deliziosa che avesse mai assaggiato, poiché è un miscuglio squisito tra il dolce e l’agro, perché ha lo stesso effetto d’un bicchiere di vino bianco frizzante bevuto con un unico sorso. Aprilia si sente inebriata, la mente è annebbiata, fuori d’ogni controllo. Lei lo implora di soddisfarla almeno con le dita, perché non è per niente condizionata né vincolata dall’idea, che potrebbero essere osservati da dietro le finestre che s’affacciano sul piccolo giardinetto pubblico. In vita sua non ha mai vissuto un’eccitazione così intensa né così bizzarra, una voglia forzatamente insoddisfatta e sospesa, così forte da farle mancare l’aria. Adesso ansima, tutto in lei freme, pulsa, sbatte, come un vulcano che si prepara all’eruzione, che a ondate manda sempre più in alto il magma incandescente. Lei avverte dolore, Leandro si gode la lingua di Aprilia sul cazzo che ha perso un po’ di quella tensione vigorosa, i suoi movimenti sono lenti per assaporare meglio la scia del piacere intenso appena vissuto, senza spreco, senza dissipare ...
    ... energie inutilmente, dopo Leandro le dice d’appoggiarsi all’albero, d’alzare la gonna e d’allargare le gambe. Sulle cosce interne si distinguono i rivoli dei fluidi caldi e la fica ingrossata, gonfia e rossa come un frutto maturo e succoso, Leandro la osserva con rinnovata bramosia appoggiando l’intero palmo della mano sulla sua fica in fiamme formando una coppa per raccoglierne i liquidi traboccanti:
    
    “Non venire, aspetta ancora”.
    
    Aprilia sussulta a quel contatto, cerca di controllare con la mente l’orgasmo imminente, perché le basterebbe una leggerissima contrazione dei muscoli pelvici per scatenarlo. Le dita di Leandro inumidiscono l’ingresso del buchino stretto e grinzoso, Aprilia lo aiuta alzando e abbassando i fianchi, con il desiderio irruente d’essere penetrata senza perdere altro tempo. Il suo respiro diventa maggiormente affannoso e quando Leandro capisce che non riesce a trattenersi oltre, le infila un dito entrandole fin dentro le viscere, cogliendo immediatamente il suo orgasmo lunghissimo e potente, accompagnato con spasmi di piacere, forti e ripetuti all’infinito. Il suo sembra essere un urlo di dolore, invece è soltanto per l’emozione più intensa mai avvertita, Aprilia non riesce a tenersi in piedi, si lascia sorreggere da lui in un lungo abbraccio, con il viso appoggiato al suo aspira a pieni polmoni l’odore della sua pelle, del suo sudore e del suo respiro. Quando si riprende sorridono come due complici che s’intendono senza parlare e lei capisce quello ...