1. La signora Simona


    Data: 30/04/2021, Categorie: Sesso di Gruppo Maturo Autore: giessestory, Fonte: xHamster

    ... autoreggenti, che avevo messo nere, sapendo che piaciono agli uomini.
    
    Ora, le mutande erano solo un filo nero che disegnava le mie chiappe, sode e tornite. Sapevo che l’avrei preso di li a poco e, solo in quel momento, ho sentito tutta la presenza dello sguardo dell’altro ragazzo, allora le guance si sono arrossate e quella vergogna mi ha stretto in una morsa lo stomaco.
    
    Il piacere mi ha fatto muovere le gambe e sfregarle l’una contro l’altra, piena di voglia e di appetiti.
    
    Lo sentivo armeggiare con il suo pantalone, poi senza nemmeno abbassarlo, mi ha penetrata tutta e immediatamente.
    
    Il suo pene è durissimo ma non grande, l’ho ricevuto senza compromessi… ero bagnata fradicia.
    
    Si è fermato per darmi il tempo di riprendermi e anche per godersi quel primo calore;
    
    intanto io meditavo sulla situazione in cui mi ero andata a ficcare.
    
    Quelli erano due ragazzini, sarei di certo stata additata anche dai loro amici ma ormai non potevo più tirarmi indietro.
    
    Tutte le contrarietà e gli errori non facevano che aumentare il mio senso di colpa e, di conseguenza, la mia eccitazione saliva alle stelle.
    
    Quando ha iniziato a scopare, gocciolavo.
    
    Me ne stavo immobile, mossa solo dai colpi del ragazzo, non avevo il coraggio di girare la testa per non incrociare lo sguardo dell’altro.
    
    Avevo paura che, adesso, messo davanti al fatto compiuto invece di piacergli, lo avessi disgustato… dopo tutto, dal suo punto di vista ero quasi una vecchia, per giunta ...
    ... zoccola!
    
    Intanto il mio porcello, sapendo di farmi impazzire, mi stringeva forte le chiappe con le mani aperte, così sentivo meglio la sua piccola asta rigida mentre mi viaggiava nella carne.
    
    La cosa piaceva da morire anche a lui, perché si muoveva bene, con una ritmica che mi invitava a godere; ogni volta che entrava, si fermava in fondo per un istante e poi riprendeva il suo moto altalenante.
    
    Lo sentivo… lo sentivo e me lo godevo, ormai ignara di tutto il resto.
    
    Lo sentivo e, a momenti, vibrava sulle gambe tese, come tremasse.
    
    Non passarono più di 3 o 4 minuti che accelerò il suo moto, perdendo il controllo.
    
    Pochi colpi forti e velocissimi, tanto da risuonare come schiaffi nella cucina silenziosa, e se ne venne, fermandosi tutto dentro al terzo affondo.
    
    Ancora tremava, mentre iniziai a sentire il calore del seme nella pancia.
    
    Si è attardato dentro, godendomi ancora e strusciandosi a me, finché non mi sono bagnata tutta, di fuori.
    
    Dopo un ultimo colpo stanco, estratto il pene, ha iniziato a carezzarmi li. Con le dita mi apriva e mi stuzzicava per cercare di far fuoriuscire il seme. Sono certa che voleva dare spettacolo al suo amico, perché non è mai stato tanto raffinato nelle manipolazioni.
    
    Io adesso, poggiata coi gomiti sul ripiano top, mi guardavo bene dal lamentarmi, mi godevo tutto quel rovistarmi dentro e, sapere che un estraneo mi stava fissando le parti intime, in quello stato, mi faceva sbuffare per il calore.
    
    Tranne i miei mugolii e il respiro ...
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