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Mamma Schiava, Champagne e Zucchero
Data: 24/04/2021, Categorie: Cuckold Incesti Sesso di Gruppo Autore: Abe_Cuckold, Fonte: RaccontiMilu
Il nostro regime era in vigore da qualche giorno e ormai i ragazzi si erano trasferiti a casa mia per godersi al meglio lo spettacolo di mia madre. Lei era restia a camminare nuda per casa, ma le regole erano chiare, la costringevamo a sculettare per casa mentre faceva le faccende domestico e ogni volta che passava ci scappava qualche sculacciata o insulto. A qualcuno ogni tanto veniva da sputarle addosso e non si tratteneva. Mamma non provava a ribellarsi, il timore era troppo, ma nonostante potessimo farle tutto quello che avremmo voluto eravamo ancora intimoriti all’idea di usarla. Così dopo qualche giorno decisi di aprire le danze. Eravamo in salotto a guardare la TV mentre Rita tranquillamente puliva per terra totalmente nuda, rovesciai la ciocola di patatine che avevo in mano e urlai: -Troia qui è sporco. Lei stizzita si chinò di fronte a me per raccogliere il cibo caduto a terra e scocciata disse: -Fai attenzione la prossima volta! Fingendo fosse una reazione alla sua mancanza di rispetto e non un gesto premeditato la presi per i capelli e le spinsi la testa a terra facendolo rimanere culo all’aria con la guancia sinistra appoggiata alle patatine cadute e le sussurrai nell’orecchio: -E’ giunta l’ora di riscuotere il nostro premio. Mi posizionai dietro di lei e mantenendo la sua testa incollata al suolo mi leccai l’indice e le dissi: -Abbiamo capito che in figa ti piace troppo per essere una punizione quindi cambieremo le ...
... regole. Lei scossa provò ad alzarsi inutilmente e mi urlò -C-cosa stai facendo maledetto! Così le infilai il dito umido nel culo e cominciai a muoverlo avanti e indietro. Lei si mise ad urlare: -Smettila fa malissimo! Smettila! Io non mi feci intimidire e mentre gli altri 3 ragazzi si spogliavano per prendere parte all’azione inserì il mio pene nell’ano di mamma. Lei si dimemò come una matta, ma io continuai a fare quello che facevo, mi eccitavano come un matto le sue urla e oltre ogni cosa il fatto che fosse mia madre, però una cosa mi dava fastidio, il doverla tenere ferma così le tirai uno schiaffo da dietro e le dissi: -ricordati che parte del tuo accordo e di non opporre resistenza quindi puoi urlare, ma smettila di dimenarti stupida puttana! Mia madre con le lacrime agli occhi disse: -Ok ok, basta che non pubblicate quel video. Le lacrime le rigavano il viso per il dolore e le scolavano il trucco, poichè anche avere un make up da troia era parte dell’accordo, dal momento che piaceva a molti di noi. Mi girai verso i ragazzi che si stavano menando l’uccello e gli chiesi: -Ma voi pensate di star li a guardare tutto il giorno? -Certo che no rispose, rispose Ivan che si mise seduto sul divano, tirò mamma per i capelli mettendole la faccia di fronte al cazzo e gli disse: -Dai troia che i cazzi non si succhiano da soli. Pietro e Paolo si misero una alla sinistra e uno alla destra di Ivan coi cazzi di fuori il primo disse: -Guarda ...