1. Il muro


    Data: 18/04/2021, Categorie: Prime Esperienze Autore: AnonimoElegante, Fonte: Annunci69

    ... già al tavolo quando ci presentammo al ristorante di Corso Traiano a Torino. Personalmente conoscevo il sig. Soletti (il titolare) mentre l’assistente l’avevo visto di sfuggita solo una volta. Alti circa 1.75, entrambi sulla cinquantina; Marco era leggermente sovrappeso, calvo ma piacente mentre l’assistente decisamente fascinoso brizzolato fisico snello e lineamenti fini.
    
    Identificato il tavolo ci avvicinammo e dopo brevi presentazioni iniziammo la cena cercando di parlare prima d’altro e poi inoltrandoci nella trattativa motivo dell’incontro.
    
    I due erano molto professionali sia nel parlare che nell’atteggiarsi ed ero sinceramene stupita e da donna aggiungo anche leggermente indispettita dal fatto che nessuno dei due mi avesse fatto il benché minimo complimento.
    
    Quando iniziammo a parlare di prezzi e dettagli la situazione iniziò a degenerare presagendo il fallimento della trattativa ma Carlo riuscì in modo scaltro e fulmineo a capire i dubbi dei clienti e con maestria ci trovammo al dolce con un accordo quasi totale. Avremmo rinnovato per altri 5 anni con uno sconto del 10%. Non male.
    
    La serata finì con un caloroso ed amichevole saluto ed un rinvio al giorno successivo per la firma del contratto. In qualità di Direttore Commerciale avrei dovuto presentare la bozza del contratto, eventualmente modificarla e ritornare in azienda con l’agognata firma del Sig. Marco Soletti.
    
    Potrei dirvi che tornati a casa assieme a Carlo abbiamo festeggiato sorseggiando dello ...
    ... Champagne sui nostri corpi ma la pura realtà è che arrivammo emotivamente felici ma nel tempo stesso distrutti e dopo esserci cambiati mi addormentai immediatamente.
    
    Finalmente il giorno dopo mi presentai come da accordi alle ore 11.00 presso gli uffici di Piazza Maina radiosa e contenta. Scendendo dall’auto mi guardai dal riflesso del finestrino e sorrisi a me stessa. Gonna lunga grigia, scarpe da ginnastica bianche, maglietta corta attillata gialla, occhiali da sole e borsetta marrone mi trovai davanti al portone di un palazzo storico, suonai il campanello, mi annunciai ed una voce femminile mi fece salire. Ero stata molte volte in quell’ufficio ma stranamente non lo avevo mai sentito così silenzioso.
    
    Sara, la centralinista, mi fece accomodare in sala d’attesa dicendomi che il Sig. Soletti purtroppo non era in sede per motivi personali comunque mi rassicurò perché mi avrebbe ricevuta il Sig.Ghini. Non passò neanche il tempo per pormi delle domande sulla finalità del mio incontro con un semplice assistente che Jonathan chiese a Sara di farmi accomodare nel suo ufficio.
    
    Dubbiosa… anzi quasi arrabbiata entrai nell’ufficio e dopo una stretta di mano palesai il mio malessere chiedendo come fosse possibile rendere legale un contratto senza la firma del titolare dell’azienda. Jonathan mi ascoltò sorridente e mi disse che non ci sarebbe stato alcun problema poiché lui da alcune settimane era ufficialmente un socio e quindi anch’egli con potere di firma anzi che era proprio ...
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