1. Tutto come prima


    Data: 17/04/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: maturoamodena, Fonte: Annunci69

    ... studiavamo assieme, a volte io sdraiato a letto e lui seduto per terra con la testa poggiata su di me, oppure uno seduto e l’altro con la testa sulla gambe…pian piano cominciò ad appassionarsi alla musica che ascoltavo io sostituendo con i miei Genesis, King Crimson, Deep Purple i suoi Pooh o i Bee Gees.
    
    Spesso era sufficiente guardarsi negli occhi perché si manifestasse il desiderio e finivamo per fare l’amore, sempre più intimamente, sempre con meno inibizioni da parte mia che ormai ero capace di prendere l’iniziativa e di fargli capire che cosa e quanto mi piacesse.
    
    Talvolta esprimeva il desiderio di penetrarmi, ma mi rifiutavo sempre. Solo una volta stava quasi per riuscirci. Quella sera festeggiavamo il superamento di un difficile esame, diversi bicchieri di birra in pizzeria seguiti da una bottiglia di Rosso di S. Severo in camera mi avevano reso su di giri. Lelio mi spogliò e mi portò a letto e lì cominciò ad accarezzarmi stimolando tutte le zone più sensibili di me che ormai conosceva. Una volta passato per i capezzoli, le ascelle, i fianchi, forzò le cosce ad aprirsi di più: obbedirono, allargandosi quanto possibile. La mano si insinuò fra le natiche, carezzando il solco come per placarlo, senza fretta, tuffandosi - dapprima leggermente - tra di loro per passare sul buchino palpitante e poi venire a riposarsi sui riccioli dello scroto. Ad ogni nuovo passaggio le gambe si separavano con più ampiezza e le sue dita si affondavano più profondamente tra le mucose, ...
    ... rallentando il loro movimento, come esitando, man mano che la mia tensione cresceva...allora alla mano sostituì il suo membro che scorreva sulla parte del corpo che aveva infiammato. Sentivo di cedere, volevo cedere e la mia carne si ammorbidiva ogni volta di più tutte le volte che provava ad entrare. Dopo qualche tentativo ormai sentivo che la cappella era quasi passata e mi preparavo a prenderlo tutto ma…lui venne…imprecando per non essere riuscito a fermarsi…venne.
    
    Non ci fu un altro momento magico come quello, ma il nostro desiderio cresceva ogni giorno ed arrivavamo a fare sesso anche tre/quattro volte nell’arco di 24 ore.
    
    Poi l’anno accademico finì, l’estate ci portò lontani, ognuno assorbito dalla propria famiglia.
    
    Ci telefonavamo di tanto in tanto, ci scrivevamo delle cartoline, mai un riferimento a quello che c’era stato tra di noi.
    
    Un giorno mi telefonò piangendo che suo padre era morto all’improvviso…doveva badare alla terra, c’era un’azienda da mandare avanti…sua madre era distrutta, le sue sorelle dovevano studiare.
    
    Lo andai a trovare. Solo adesso capisco quanto stesse soffrendo per la sua giovinezza interrotta.
    
    Il tempo passava e le nostre telefonate si diradarono per poi cessare definitivamente, le cartoline non arrivavano più nemmeno per Natale…finché il mese scorso sulla mia pagina di Facebook ho ricevuto una richiesta d’amicizia.
    
    Era Lelio!
    
    Ti ricordi di me? - Certo cosa è accaduto in questi trent’anni? - Hai un figlio? Io due. - Che ...