1. La gita scolastica...


    Data: 16/04/2021, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: amolanale, Fonte: Annunci69

    ... almeno per una sera, ad apprezzare la Amsterdam by night.
    
    Quell’ultima sera vagavo in maglietta e mutandine per la mia stanza ballando sulle note di uno strampalato programma in lingua olandese che non capivo (ma metteva belle musiche) e forse, in “piena euforia” da ultima sera, avevo bevuto qualche sorsetto di più della mia solita birra. Avevo la testa leggera ed un’allegria latente che mi stava quasi spingendo a raggiungere i miei colleghi al pub dove erano andati… quando bussarono alla mia porta.
    
    Non aspettavo nessuno e sulle prime mi preoccupai. Infilai la vestaglia annodandola sommariamente sul davanti e chiesi chi fosse. Roberto e Gianluca, gli amici più cari di mio figlio, compagni di tante merende in casa nostra e cresciuti assieme nella passione per le arti marziali. Mi preoccupai ancora di più non vedendo al loro fianco mio figlio, per un attimo pensai al peggio, ma poi i ragazzi mi sorrisero e mi dissero “Prof. ci faceva veramente troppa tristezza a saperla qui, sempre da sola, così almeno questa ultima sera le abbiamo portato una bottiglia di un vinello olandese che abbiamo scoperto la prima sera e che è una delizia.
    
    A dire il vero le vorremmo chiedere di nasconderne qualche bottiglia in valigia da riportare a casa ai nostri vecchi, siamo sicuri che apprezzerebbero moltissimo così come siamo sicuri che, una volta che l’avrà assaggiato non potrà dirci di no.”
    
    “Ah, ma bravi! Mi volete portare sulle vie della perdizione eh? Così se per caso in dogana ...
    ... fanno un controllo, l’alcolizzata di turno risulto io e voi la passate liscia eh?... ma bravi veramente!”, scherzai io.
    
    Con Roby e Gianluca c’era una certa confidenza come detto, e quando eravamo lontano da occhi indiscreti lasciavo indietro la mia professionalità a favore dell’amicizia e dell’affetto che li legava a mio figlio ed alla nostra famiglia. Li feci entrare senza pensare ed anche se mi girava già un po’ la testa, mi diressi al mobiletto bar della mia stanza e presi tre bicchieri, poi, voltandomi verso di loro, forse un po’ brilla e mentre la mia vestaglia si apriva scoprendo la mise che indossavo esclamai “che la festa abbia inizio allora!”.
    
    Non volevo dire quello, col senno di poi mi rendo conto che fu un’esclamazione un po’ “forte” e che, in accoppiata con la vestaglia che si apriva sul mio corpo da ragazzina, potesse avere su ragazzi diciottenni in preda agli ormoni un effetto provocatoriodevastante, effetto che non tardò a palesarsi all’interno dei loro pantaloni attillati. Me ne accorsi immediatamente e probabilmente, sempre col senno di poi, peggiorai ulteriormente la situazione… Dopo un primo sguardo di imbarazzo i due ragazzi richiusero la porta ed aprirono la bottiglia del vino, senza perdere il contatto visivo con le mie tette. Io mi accorgevo di tutto, ma dovevo aver bevuto davvero troppa birra perché non mi importava ed avvertivo un’euforica leggerezza che mi rinfrancava per tutti i brutti momenti passati ultimamente… così lasciai semplicemente andare ...
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