1. Sì o no?


    Data: 16/04/2021, Categorie: Incesti Autore: mimma_goose, Fonte: RaccontiMilu

    ... vuole la sua parte’
    
    Mi rigiro e la metto sotto di me. Con una mano mi aiuto ad indirizzare il cazzo alla sua fica e spingo. Con un solo movimento entro tutto.
    
    Marina urla, ma non me ne importa niente. Spingo sempre più forte e più in profondità. Mi sto schiacciando contro di lei per arrivare a metterlo dentro tutto.
    
    La frenesia ha il sopravvento. Mi spingo dentro di lei con furia e vengo dopo neanche cinque minuti.
    
    Ma il cazzo &egrave ancora duro. Continuo a scoparla con furia e foga e dopo una ventina di minuti vengo ancora.
    
    Entrambe le volte le sono venuto dentro’
    
    Si potrebbe pensare che l’abbia violentata, da tanto &egrave stato convulso il nostro primo rapporto. Così non &egrave stato perché lei rispondeva con ardore alle mie spinte.
    
    Fortunatamente, dopo la seconda eiaculazione, sono rinsavito e mi sono vergognato di quello che ho fatto.
    
    ‘ Scusami tesoro! Perdonami! Non volevo! Oh, che cosa ho fatto! ‘ continuavo a ripetere. ‘ Che cosa ho fatto!
    
    Mi vergogno per davvero. Un padre non deve mai fare del male ai figli.
    
    Marina stava lì, nel mio letto, che mi sorrideva dolcemente.
    
    ‘ Papà’ non c’&egrave niente da perdonare. Davvero. Non preoccuparti’ va tutto bene.
    
    ‘ No! Che non va bene, Marina! Ho fatto del sesso con te! Sei mia figlia!
    
    Mi alzo e vado in bagno. Ci resto a lungo, tanto che Marina mi viene a cercare. Bussa alla porta.
    
    ‘ Papà’ dai esci’ Non mi fare parlare con una porta.
    
    ‘ Lasciami in pace, Marina. Mi vergogno di ...
    ... quello che ho fatto. Ti ho violentato, non te ne rendi conto?
    
    ‘ No che non lo hai fatto, papà. Non te l’ho mai detto , ma anche io volevo fare l’amore con te. &egrave da quando mamma se ne &egrave andata, che ci penso.
    
    Mi metto l’accappatoio e apro la porta, esterrefatto. Non capisco più niente.
    
    ‘ Ripeti quello che hai detto?!
    
    &egrave ancora tutta nuda.
    
    ‘ Hai capito benissimo, papà. Ti volevo anche io. Desideravo anche io fare l’amore con te. Per questo mi mettevo sempre gli abiti più stretti che riuscivo a trovare. Volevo scatenare una reazione da parte tua.
    
    Le sta colando il mio seme sulle gambe.
    
    ‘ Che dici! Sii seria, per favore.
    
    ‘ Lo sono. Ti amo, papà’
    
    ‘ Anche io ti amo, Marina, ma’
    
    ‘ No, no. Non hai capito. IO. TI. AMO.
    
    Mi si avvina e prende ad accarezzarmi il cazzo. Poi si inginocchia e lo prende in bocca.
    
    Mi fa un pompino da favola, con tanto di ingoio, lì sulla porta del bagno.
    
    Si rialza, mi prende per mano e andiamo ancora in camera.
    
    Passiamo tutta la notte a scopare. Le vengo dentro ancora tre volte prima dell’alba.
    
    Nelle settimane successive non facciamo che scopare, senza che a me venga mai in mente di usare dei preservativi, né di informarmi se lei prende la pillola.
    
    Una mattina, dopo quasi un mese dalla nostra prima scopata, Marina deve correre in bagno a vomitare.
    
    E lì comincia il mio tormento. Ho messo incinta mia figlia, confermato dal test fatto il giorno dopo.
    
    ‘ Che gran cazzata che ho combinato, Marina! Ti ...