1. Sul divano con papà 3


    Data: 15/04/2021, Categorie: Incesti Autore: beast, Fonte: EroticiRacconti

    ... pigiama, erano molto classici, in cotone a righe bianche e azzurre, e come me portava una canottiera che metteva in risalto i potenti pettorali.
    
    I folti peli del petto uscivano dalla scollatura della canotta in morbidi ciuffi riccioluti.
    
    Era dietro di me, vedevo riflesso nello specchio il suo volto che svettava sopra le mie spalle, nei suoi occhi si riflettevano i bagliori azzurri della spia del carica spazzolino.
    
    Ma vi leggevo anche altri bagliori, lampi di una bramosia sessuale che la mia iniziativa di qualche ora prima aveva risvegliato, e che ora lo stavano dominando, impedendogli di dormire, impedendogli di resistere al prepotente richiamo del sesso.
    
    Si appoggiò a me, il suo ventre contro la mia schiena, il suo inguine contro il mio sedere.
    
    Il suo pene non era ancora completamente eretto, ma al contatto con i miei glutei si rizzò immediatamente, lui lo mise a posto in modo che di adagiasse esattamente nel solco tra le mie natiche.
    
    Mi fece posare lo spazzolino, poi mi mise le mani sulle spalle, scostò i miei capelli da un lato e mi annusò lentamente il collo, risalendo dalla spalla verso l’orecchio, ridiscese verso la spalla sfiorandomi la pelle con la bocca socchiusa, facendomi sentire il suo alito caldo.
    
    Brividi e pelle d’oca partirono come impazziti, e nel basso ventre rispose un formicolio di eccitazione.
    
    Ritornò al mio orecchio e cominciò a mordicchiarlo delicatamente, sussurrandomi quanto mi volesse, quanto volesse la mia fichetta acerba, ...
    ... facendomi impazzire di struggimento e di voglia.
    
    Le sue mani lasciarono le mie spalle e scesero accarezzandomi le braccia fino alle mani, mi accarezzarono le dita, i polpastrelli, e poi si infilarono sotto la canottierina, per risalire lungo il mio ventre fino ai piccoli seni, i miei capezzoli già eccitati, duri e appuntiti risposero al tocco delle sue ruvide dita con un fremito.
    
    Me li strinse delicatamente tra pollice e indice, strizzandoli e accarezzandoli mentre mi mordeva il collo con dolcezza.
    
    Mi stavo sciogliendo come burro, la mia patata si stava bagnando sempre di più per l’eccitazione, non capivo più niente.
    
    Il mio bacino si muoveva in su e in giù contro il suo.
    
    Attraverso i pantaloni potevo sentire il suo pene premere nel solco tra i miei glutei, la mia patata era sempre più bagnata e aveva ormai completamente intriso il tessuto del pigiama.
    
    Le mani di papà lasciarono i miei seni e scesero lungo i fianchi, facendomi rabbrividire di voglia, arrivarono all’orlo dei miei pantaloni e me li abbassarono fino alle caviglie, li sfilai completamente scalciandoli con i piedi e sporsi il bacino all'indietro offrendogli il mio culetto sodo.
    
    I miei seni erano piccoli e pativo il confronto con certe mie compagne di scuola molto più dotate di me, ma del mio fondoschiena non potevo certo lamentarmi, anzi, era uno dei miei punti forti.
    
    Papà si accucciò dietro di me e con le mani mi allargò i glutei, infilando la sua faccia proprio lì in mezzo e cominciando a ...