1. A cinema


    Data: 15/04/2021, Categorie: Prime Esperienze Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69

    ... fuori dal pantalone, in quella posizione; e, una volta fuori, ho ancora più disagio a masturbarlo senza mandare per aria tutto il soprabito, tale è la vela che si forma.
    
    Ma adesso so che lo voglio e che lo voglio dentro il mio corpo.
    
    Per buona sorte, avevo acquistato dei preservativi e li porto ancora in borsa con me.
    
    Sembra cogliere al volo e alza la testa ad indicarmi una luce rossa che, con una freccetta, indica il WC.
    
    Mollo il suo membro, sposto le sue mani dalla tetta e dalla vulva, arrotolo il soprabito, mentre lui rimette il membro nei pantaloni, mi muovo decisa nella direzione indicata dalla freccia; oltre la parete, esattamente alle nostre spalle, si apre il corridoio dei bagni; entro sicura in quello per le donne e lui mi segue come un’ombra.
    
    Chiudo la porta dietro le nostre spalle e mi sento afferrare da due mani forti e delicate, lunghe e leggere, direi da pianista; il tempo di rigirarmi e incontro la sua bocca carnosa, piena, che afferra la mia come una ventosa e me la risucchia dentro; apro le labbra e lascio penetrarmi in bocca una lingua rugosa, dolce e salata al tempo stesso, morbida da accarezzarmi il palato e dura da penetrarmi fino all’ugola.
    
    Giochiamo a combatterci con le lingue e ci scambiamo ettolitri di umori e di saliva; mi succhia tutto il viso, dalla fronte al mento e mi massaggia, intanto, le tette da sopra alla camicetta.
    
    Anche da sopra la stoffa e dal reggipetto che li contiene, i capezzoli urlano piacere e si induriscono ...
    ... come l’acciaio.
    
    Con una mano indirizza il suo mostro fra le mie cosce, sollevando la gonna; piantandosi stretto contro il perizoma, mi stimola tutta la vulva fino a farmi godere come una fontana rotta.
    
    “Ti voglio dentro!”
    
    Gli sussurro e, scavando nella borsa, gli passo un preservativo.
    
    Lo tengo stretto per la testa e lo bacio su tutto il viso, mentre lui si prepara a penetrarmi; quando sento la punta dell’asta forzarmi il sesso depilato, per un attimo tremo, lo stringo e lo bacio con foga.
    
    “Non temere; non ti farò male; avrai solo piacere!”
    
    Mi sospira in un orecchio in un italiano corretto; poi, con un colpo di reni, quasi mi solleva dal pavimento e la sua cappella spinge con violenza contro la testa dell’utero.
    
    Mi aggrappo a lui, alzo i piedi e glieli girò dietro le spalle; si appoggia alla parete e comincia a spingere.
    
    “Non uscire molto!”
    
    Quasi lo imploro e i suoi colpi si fanno più brevi e più frequenti.
    
    Sto per urlare, quando il primo orgasmo mi prende; poi mi ricordo dove sono e afferro con la bocca le sue labbra sulle quali scarico l’urlo che mi sale dalla vagina.
    
    Mi abbraccia con forza, mi lascia urlare e spinge con maggiore foga; io urlo, lui spinge e assorbe l’urlo.
    
    Andiamo avanti così per qualche minuto (o per qualche ora? Il tempo perde valore in quel caso).
    
    Poi mi avverte.
    
    “Sto per venire!”
    
    Non posso stringerlo di più, non si può proprio, per un fatto fisico: siamo già totalmente appiccicati.
    
    Sento i brividi del membro ...
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