1. La Cinesina


    Data: 13/04/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Regenesis, Fonte: RaccontiMilu

    ... implorante. – Oh, no, signore no, per favore… – provò a dire.
    
    Piccola stupida. Quelle parole, quel volto, non fecero altro che rafforzare la mia determinazione. Presi il cazzo e lo avvicinai alla sua fighetta, la capella appoggiata sulla stretta fessura. La guardai sorridendo, lei piangeva a dirotto, ma i suoi capezzoli erano duri come se, in fondo in fondo, tutto questo le piacesse e la eccitasse. Spinsi.
    
    Un solo colpo, nessuna gentilezza, una brutalità calma e controllata. Sentii il cazzo che si faceva strada nella sua fessura strettissima, l’imene che, per un momento, faceva resistenza. Spinsi ancora e sentii che qualcosa si rompeva mentre la cappella si faceva strada sempre più a fondo, il calore umido della fica della cinesina che mi avvolgeva il cazzo. Spinsi ancora una, due volte e sentii il cazzo tutto dentro quella fessurina strettissima. La troietta aveva aperto la bocca in un urlo muto di dolore, solo un mugolio sommesso veniva fuori dalla sua bocca mentre le lacrime scorrevano a profusione. Mi fermai per un attimo, poi cominciai a pompare, piano all’inizio, anche perché era così stretta da farmi quasi male, poi, con molta calma, alzando il ritmo un colpo dopo l’altro. Sentivo che un liquido caldo mi bagnava il pube. Non ebbi dubbi che si trattasse del suo sangue virginale… Inutile dire che anche quello non fece che eccitarmi di più. Pompai metodicamente, il cazzo duro come il ferro che andava su e giù per la fica della cinesina sempre più agevolmente mentre ...
    ... lei stringeva bocca ed occhi con disperazione, un mugolio più di dolore che di piacere che le spuntava dalla gola. Alzai il ritmo. Ad ogni colpo la puttanella dava un piccolo urletto. Tremava meno adesso, e rispondeva anche ai miei colpi. Sembrava stesse cominciando a piacerle. Spinsi più a fondo, riempiendola tutta, la strada sempre più agevole dopo ogni botta che le davo. Si, stava decisamente rispondendo. I mugolii sembravano sempre di più urletti di piacere che gridolini di dolore. La troietta stava godendo.
    
    La presi in braccio, era facilissimo leggera com’era. Il cazzo scese completamente a fondo, sentii la parete dell’utero con la punta. La feci sobbalzare un paio di volte, ogni volta un urletto. La baciai mentre la scopavo a fondo, stavolta la sua lingua danzò contro la mia. Le stava piacendo.
    
    Posai la cinesina a terra, il cazzo scivolò fuori con un rumore sgusciante. Era imbrattato di sangue virginale e dei suoi succhi. La forzai in ginocchio. Stavolta non ci fu bisogno di spingere: senza smettere di piangere lei aprì la bocca, le infilai il cazzo dentro e sentii la sua lingua leccarmi, poi un attimo ferma, un conato, forse di disgusto, poi riprese subito. Mossi i miei lombi mentre lei pompava in maniera incerta ed inesperta, sentendo il calore della bocca che mi avvolgeva il cazzo. Lo misi fuori, la sua linguetta mi seguì, leccando piano la cappella. Spinsi di nuovo, pompai, la scopai in bocca a lungo e profondamente. Quando lo tirai fuori di nuovo lei annaspò ...
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