1. A Edi, bel marinaio…


    Data: 11/04/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Sensazioni Autore: Sibel, Fonte: RaccontiMilu

    ... accoglie una donnina composta e minuta. A guardarla bene pare poco più che una ragazzina e il gessato del suo tailleur non si addice alla fossetta da adolescente che le si disegna sulla guancia destra appena accenna ad un sorriso di benvenuto.
    
    La stretta della tua mano non molla ancora le mie dita e mi guidi, un passo avanti al mio, verso uno sgabello rosso, proprio sotto alla grande vetrata inondata dal sole. Ti allontani per andare a prendere qualcosa da bere ma mi tieni gli occhi incollati addosso, come se temessi che io possa svanire nel nulla sotto il tuo naso.
    
    Mi sento accerchiata, senza via di fuga, a disagio, fuori posto, abbigliata in modo decisamente dozzinale, incapace di formulare pensieri di senso compiuto, intimorita dalla tua autorità.
    
    Ecco che torni, bicchieri in mano e un portachiavi ingombrante che sporge dalla tasca della divisa. Poggi i bicchieri sul tavolinetto accanto a me e, mentre accosto il mio alle labbra, mi pare di intravedere una colonnina di bollicine che evaporano rapidamente. Sostieni che serve a farmi rilassare: non protesto. Beviamo con calma, scorgo un lampo nei tuoi occhi nell’istante in cui incrociano i miei… &egrave un attimo, non so come interpretarlo… o forse si, lo so. Mi prendi per mano ancora una volta e ti avvii verso il corridoio che conduce alle camere. La porta della n. 7 si apre su una stanza appena in penombra, sufficientemente spaziosa ma impersonale e fredda. Ti volti, giri la chiave nella toppa, sono prigioniera ma ...
    ... adesso ho la testa leggera e va bene così. Mi accompagni al bordo del letto e, vincendo la mia debole resistenza, mi costringi prima a sedermi poi a distendermi.
    
    Immediatamente, con un’urgenza che non avevo sospettato, mi tiri su il maglioncino, la canotta e il reggiseno senza sfilarmeli del tutto. Saltano fuori i seni con i loro capezzoli circondati da grandi areole. Non mi piacciono le mie areole, sono troppo grandi, ma tu pigli di mira i capezzoli duri ed eretti, decisamente provocatori.
    
    ‘Porca miseria’ ho il tempo di pensare ‘di solito sono così discreti!’.
    
    In genere ci mettono un po’ prima di tirarsi su e vogliono essere trattati con riguardo …ma adesso niente, sono lì che svettano ammiccanti senza alcun decoro!
    
    Li afferri tra pollice e indice, li stringi, li torci per tastarne la consistenza e sorridi per la sfacciata resistenza che ti oppongono.
    
    Io ho sempre la testa leggera che galleggia in un’atmosfera che non spero più di poter controllare e non posso impedirti di condurre il gioco come più ti piace. Dopo aver indugiato su seni e capezzoli, dopo averli pizzicati, assaggiati e mordicchiati per un tempo che a me pare infinito, le tue mani scivolano a sfiorarmi i fianchi e il ventre e non puoi fare a meno di notare la differenza di temperatura tra le lenzuola ruvide e il mio corpo che, tra i suoi anfratti, eroga calore come se fosse una lampadina ad incandescenza.
    
    Le tue mani scivolano ancora e, senza chiedere permesso, si insinuano sotto la cinta dei ...