1. A Edi, bel marinaio…


    Data: 11/04/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Sensazioni Autore: Sibel, Fonte: RaccontiMilu

    Esco di casa in largo anticipo, non so se troverò il coraggio per presentarmi all’appuntamento. Indosso jeans e scarpe comode come a volermi precludere ogni possibilità di rendermi attraente. Raggiungo la provincia, parcheggio l’auto nei pressi della stazione e mi incammino verso il centro a passo spedito, come se avessi davvero una meta. In realtà mancano oltre due ore all’appuntamento ed io non ho ancora deciso se verrò. La brezza gelida che mi sferza le guance dovrebbe aiutarmi a fare chiarezza nel vortice tumultuoso dei pensieri che mi agitano: non ti conosco, abbiamo cominciato a scambiarci messaggini giocando a Ruzzle, ti battevo in continuazione e tu non volevi darmela vinta. A furia di pizzicarci ci siamo detti qualcosa di più: lavori nel ‘settore navale’ mi hai detto, e presto saresti stato dalle mie parti’. perché non incontrarci?
    
    La fai facile tu, lontano da casa’ Io qui ci vivo, e come ben sai, non vivo sola.
    
    &egrave una splendida giornata, un vivido sole sta lì a sfidare il freddo di questi giorni di febbraio e sembra voler darmi coraggio.Un complimento inaspettato rivolto ai miei occhi e uno sguardo puntato sul mio seno da parte del signore della bancarella di cianfrusaglie mi fa sobbalzare. Ringrazio imbarazzata e mi volto di scatto per raggiungere la macchina: direzione porto!
    
    Eccola la nave, ormeggiata. Indovino subito che si tratta della tua: mi sarebbe piaciuto che fosse una nave da crociera, magari mi avresti fatto salire a bordo ma &egrave un ...
    ... mercantile, almeno credo: di navi, marina e marinai ne so molto poco! Ti aspetto sul molo finché non intravedo una mano alzata proprio sul ponte, in cenno di saluto. Un bel marinaio, davvero, nella tua divisa linda e ordinata che sfoggi come fossi un figurino da sfilata. Scendi le scale, mi raggiungi, ti porgo le chiavi della mia macchina, ci incamminiamo. Ti metti alla guida, usciamo dal traffico della città e ti dirigi spedito verso la Statale. Provo a fare qualche ipotesi circa la tua meta ma non lasci trapelare alcun indizio ed io non oso insistere. In ogni caso, basta appena mezz’oretta per giungere a destinazione: &egrave un alberghetto che conosco, sorto qualche anno fa, a metà strada tra la provincia e la città in cui vivo. &egrave un luogo abbastanza isolato, colorato e moderno, una costruzione dalle linee asimmetriche con giochi di specchi e di luce. &egrave proprio sulla Statale però, dunque troppo vicino al luogo in cui vivo: temo che qualcuno possa riconoscere il celeste della mia Yaris ma a te non importa… imbocchi l’ingresso e parcheggi l’auto in una sorta di piazzale sul retro.
    
    Abbiamo percorso l’intero tragitto quasi in silenzio e le farfalle che svolazzano già da tempo nel mio stomaco si fanno più numerose. Ammiro e temo, allo stesso tempo, la lucidità e la determinazione con cui hai programmato tragitto e destinazione in un luogo in cui non sei mai stato prima.
    
    Un’ampia curva a gomito, in salita, prima della reception mi fa arrivare col fiato corto. Ci ...
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