Il sentiero di pietra: un racconto crossdresser
Data: 07/04/2021,
Categorie:
Erotici Racconti
Autore: Ikkarus, Fonte: RaccontiMilu
... nero di lino, spendevo sempre tanto per i vestiti che acquistavo.
O cazzo! Si portò la mano alla bocca
Tu sei! Tu sei gay! E gli altri non lo sanno! Mi disse puntandomi addosso l’indice della mano sinistra
Non sono gay! Le risposi
Mi piace solo vestirmi da donna ok? Non mi piacciono gli uomini, io mi scopo le donne
Girai il volto, chiusi gli occhi, li sentì inumidirsi, ecco avevo fatto una cazzata, sentì tutto il mondo cadermi addosso, le risa di scherno dei miei amici, il posto di lavoro perso, avrei dovuto cambiare città
Ma aspetta!Ritornai in me
Lei è fottuta senza di me ed in più Luca e Marco l’avevano abbandonata quindi non mi avrebbe potuto fare del male. Di scatto le presi la mano e la tirai verso di me, quasi mi cadde addosso
Non lo sa nessuno e così deve rimanere! Le urlai in faccia
Ora se vuoi che ti dia una mano per tirarti fuori da questo bordello smettila di ridere e sbrighiamoci, mi calmai, le dissi, quando arrivano i parenti?
E’ una sola, la nipote ansiosa che la nonnina muoia per ereditare l’intera proprietà.
Mi guardò con uno sguardo ammiccante e mi disse
So cosa ci vuole per te, un po di trucco e sarai perfetta!
Perfetta, nessuno si era mai rivolto verso di me al femminile senza schernirmi o peggio, ma era bello questa volta sentirselo dire.
-La nuova badante-
Se la bugia doveva funzionare, anche la casa doveva essere pulita e svuotata di tutte le sue cose, disfarsi della sua roba non fu difficile quanto togliere ...
... l’odore dell’erba, ma tra una risata e un imprecazione il tempo passò veloce. Sentimmo una macchina fermarsi davanti al cancello, io e Lucia avevamo quasi finito di pulire
E’ arrivata! Disse
Sicura che sia lei?
Ma si è la macchina di quella stronza! Sicura di farcela? mi chiese preoccupata
Tranquilla, lo hai detto tu stessa che sto benissimo, questa volta le diedi io un bacio sulla guancia ,le dissi di starsene nascosta e andai verso il cancello.
Era stranamente piacevole andare in giro vestita da donna, in genere quando era casa indossavo appena l’intimo e le calze, felice attraversai la casa soffermandomi sull’uscio della porta d’ingresso per accogliere la parente.
Chi minchia è questo? Pensai non appena vidi che dalla macchina non era scesa una donna, bensì un uomo sulla cinquantina, pelato ,vestito in modo elegante e con una prestanza notevole per la sua età.
Signora! Disse l’uomo in tono rispettoso verso l’anziana,poi mi guardò, io gli sorrisi, sapevo che se riuscivo ad essere tranquillo e disinvolto potevo sembrare per una ragazza e così fu. Lo invitai con garbo ad entrare, gli offrii da bere, prese il bicchiere d’acqua e si sedette sul divano, io rimasi di fronte a lui in silenzio osservando il pavimento. Non volevo parlare troppo, avevo una voce poco bassa di tonalità per essere un uomo ma con questo non potevo certo parlare tranquillamente con lui per cui cercai di limitare al massimo le mie parole.
Voi slave non parlate molto è così? Mi disse ...