1. Stress da post partum


    Data: 06/04/2021, Categorie: Etero Incesti Autore: Guzzon59, Fonte: RaccontiMilu

    ... tenaglia.
    
    Forse il gioco ci aveva coinvolto in un vortice di sensualità che non era più possibile controllare.
    
    Comunque mi piaceva. Mentre la guardavo le mie mani continuavano ad accarezzare le sue meravigliose tette. Era difficile staccarsi da quel contato morbido e caldo. Mi dilettavo a palpare le sue tette con una libidine che mi aveva sconvolto i sensi, annullando ogni freno inibitorio; notai che anche lei si era fatta coinvolgere emotivamente dalle circostanze, le carezze le piacevano.
    
    All’improvviso ci guardammo intensamente, un istante che sembrava eterno. Fu lei a fare il primo passo. Mi afferrò la testa si avvicinò con la bocca e mi baciò.
    
    Le sue mani si mossero lunga la mia schiena, stringendomi a lei. Mi toccavano con un’enfasi incredibile. Fu allora che mi accorsi che mi ero completamente addossato al suo scoscio e che stavo spingendo il grembo, oscenamente ingrossato con un’erezione spaventosa, contro la sua figa, calda e accogliente.
    
    Ci baciammo a lungo, nessuno dei due accennava a smettere.
    
    Mentre la sua bocca tormentava la mia, le mani le muovevo sotto la gonna, sulle cosce e sulle natiche, fino ad arrivare ai bordi delle mutandine, li afferrai e lentamente tirai verso di me. Mi spostai indietro quel tanto da poter sfilare l’indumento intimo.
    
    Una volta tolto,le sue cosce si spalancarono di nuovo, adesso in mezzo campeggiava boriosa la sua figa pelosa. Un folto vello castano chiaro mi aggredì la mente. In mezzo si scorgeva la fenditura che ...
    ... divideva le labbra grosse, carnose, che serravano all’interno quelle piccole, era una visione da infarto.
    
    Nessuno dei due aveva il coraggio di parlare. Avevamo paura di rompere la magia di quell’istante.
    
    Colto da impeto frenetico, un desiderio morboso incontrollato di possederla, mi sbottonai i pantaloni abbassandoli fino a metà coscia, lei ne approfittò subito impossessandosi del mio cazzo. Lo menò in lungo per alcuni istanti, poi puntò la cappella contro la figa, quindi avvicinando il bacino si fece penetrare profondamente fino alla base dei coglioni.
    
    La penetrazione fu rapida e facilitata dagli umori secreti in abbondanza. Appena mi trovai dentro quelle pareti infuocate:
    
    ‘MMMMMMMm Sandraaaaaaaaaaaa non sai da quanto tempo ho sognato questo momento!
    
    ‘Mmmmmmmmmmm Silviooooooooo anche iooooo mmm scopamiiiiiii ti pregooooooo
    
    L’afferrai dal culo e cominciai a scoparla. Il mio cazzo spariva dentro la sua figa ingorda ad un ritmo forsennato. Era uno spettacolo che avevo immaginato tante volte nella mia fantasia, ed ora si stava concretizzando sotto i miei occhi. Mi sembrava di sognare. Ma ero cosciente che quella era la realtà. Sandra era davanti a me con le cosce spalancate, ed io incuneato in mezzo mentre con il cazzo le stavo scombussolando la figa.
    
    ‘mmmmmmmmm silvioooo non puoi immaginare il bene che mi stai facendooooo
    
    ‘anche tu oooooooo finalmente dopo tanti anni oooooooooo
    
    Quello fu solo l’assaggio poi segui l’apoteosi.
    
    Ero talmente eccitato ...