1. Stress da post partum


    Data: 06/04/2021, Categorie: Etero Incesti Autore: Guzzon59, Fonte: RaccontiMilu

    ... improvviso una ciabatta si sifila e cade.
    
    ‘Accidenti! Mi aiuti a metterla!
    
    ‘Faccio subito!
    
    Mi chinai tra le sue cosce spalancate, raccolsi la ciabatta. Lei alzò la gamba e mentre la stavo calzando sul piede lo sguardo si infilò in mezzo al suo scoscio. Come ai vecchi tempi, quando eravamo ragazzi, lei si sedeva sul divano a guardare la televisione, poi si allungava mettendo le gambe sulle mie ginocchia, le sue cosce aperte mi facevano impazzire i sensi.
    
    Con poche mosse mi aveva suscitato un impeto spaventoso. Nei jeans percepivo un’incipiente erezione che stava crescendo in modo esponenziale con il desiderio stimolato da quell’atmosfera eccitante.
    
    Rimasi seduto sulla poltrona ad attenderla. Ero emozionato. Chissà che cosa si era messa in testa. Voleva farmi assaggiare il latte materno.
    
    Ritornò subito, infatti, non aveva abbottonato la parte superiore del vestito, che era aperta e le tette spuntavano come due montagne bianche.
    
    Sorrideva. Si sedette sul divano. Allungo le braccia.
    
    ‘Dai vieni! Assaggia il latte! Non sei curioso di provare?
    
    ‘Dai Sandra! Stavo scherzando!
    
    ‘Lo so che stai morendo dalla voglia di provare! Sei mio fratello che c’è di male!
    
    Non ero curioso, ero completamente incantato dalle sue tette. Avevo una gran voglia di toccarle, baciarle e succhiarle.
    
    ‘hahah d’accordo! Se proprio insisti! Come mi debbo mettere? Certamente non in braccio come Alex! Hahahah
    
    ‘ihihihh sei troppo cresciuto! Prova ad inginocchiarti ...
    ... qua!
    
    Spalancò le cosce indicandomi il tappeto davanti al divano. Imbarazzato, anche divertito per quella situazione incandescente, mi avvicinai a lei e mi inginocchiai tre le sue cosce aperte. Il mio inguine era perfettamente allineato al suo scoscio. Il mio cazzo era duro come l’acciaio se solo mi fossi appoggiato lei lo avrebbe percepito.
    
    ‘Da quale vuoi cominciare?
    
    Si era prese le tette in mano esibendole come due meloni. Le guardai, i capezzoli erano grossi e scuri, ancora umidi di latte bevuto da Alex. Lei le premette un pochino, dai fori cominciò a colare un liquido giallastro.
    
    ‘Dai assaggialo!
    
    Mi appoggiai con la bocca, abboccando ad un capezzolo, come un pesce all’amo. Leccai leggermente la punta del capezzolo e un sapore dolcissimo si diffuse nel palato.
    
    Era buonissimo. Quel contatto mi diede un brivido alla schiena. Mi venne naturale afferrare le tette con entrambe le mani e soppesarle mentre leccavo quel liquido dolciastro.
    
    Mi piaceva. Come se un istinto primordiale si fosse destato dentro di me. Così mi feci prendere da quella sensazione straordinaria; la mente si era stordita dall’eccitazione suscitata della situazione di intimità che si era venuta a creare tra me e Sandra.
    
    ‘E buono! Ci credo che Alex non vorrebbe smettere!
    
    Alzai lo sguardo ed incrociai gli occhi di Sandra. Era seria. Una luce profonda traspariva dal suo sguardo. Non rideva, mi fissava intensamente. Mi accorsi che le sue cosce si erano strette ai miei fianchi, serrandomi come una ...