Gaia - la studentessa parte 2 - Racconti Erotici

Gaia - la studentessa parte 2

... spompinava. Era insaziabile, voleva ancora cazzo, ma questa volta voleva cavalcarmi.

Lo si vedeva da come mi stava succhiando. Mi stava scopando con la bocca, prima la cappella, poi le palle. Prima lentamente, poi profondamente. Poi si fermava per toccarsi la fica e farmi vedere, come era bagnata. Sapeva come eccitarmi, e quando il cazzo era tornato bello duro subito ne approfittò.

Si arrotolò il vestito sotto il seno mi scavalcò impalandosi. Stavolta avevo la stupenda visione dei suoi seni piccoli e sodi, con i capezzoli che erano due chiodi. Stava conducendo lei il gioco, mi stava cavalcando ed io non dovevo far altro che godermi lo spettacolo. La sua bocca socchiusa, gli occhi semi aperti, una mano sul mio petto e l'altra sul suo seno.

Era il suo modo per dimenticare tutto lo stress accumulato negli ultimi mesi, lo studio, il fidanzato che la faceva sentire brutta, le amiche pettegole che sapevano che non scopava abbastanza, gli amici dell'università che l'avevano un po' isolata; l'ondeggiare del suo bacino era ipnotico ogni tanto le toccavo il culo che sentivo ancora sporco di me. Il suo respiro accelerava ogni tanto, ma poi tornava più regolare, si stava trattenendo ma io sapevo come farla impazzire.

La abbracciai forte e con un colpo di reni mi alzai in piedi, il cazzo era rimasto dentro di lei e spostandomi verso il muro comincia a pomparla. La prima volta le era piaciuto questa volta non fu da meno. Non riusciva a trattenersi e le sue unghie mi graffiavano tutta la schiena, ma più lei graffiava più io acceleravo.

In breve sentii la sua fica contrarsi e il suo respiro farsi da affannoso, urlò il mio nome.

Era venuta per la terza volta in un paio d'ore, aveva il viso stravolto ma lo sguardo più rilassato. Mentre la stringevo ancora mi disse all'orecchio: "Oggi posso rimanere tutta la notte..."

Cosa sarebbe successo?.