1. Giornata di pioggia - Capitolo 2


    Data: 02/04/2021, Categorie: Masturbazione Prime Esperienze Gay / Bisex Autore: aramis45, Fonte: xHamster

    ... stanza; andai in sala, mi guardai intorno... Giorgio non c’era. Andai in soggiorno ma non lo vidi. Stavo quasi per andare in un'altra stanza quando sentii un leggero ‘sniff’. Aha, un'onda di sollievo mi attraversò il corpo.
    
    Andai verso il divano davanti alla finestra. Ci girai intorno e... trovai Giorgio. Indossava solo i boxer ed era appallottolato, con le gambe strette al torace. Al breve bagliore di un lampo vidi le strisce bagnate delle lacrime sulle sue guance.
    
    "Ehi... " Bisbigliai.
    
    "Ehi" Bisbigliò lui.
    
    Mi sedetti accanto a lui come per confortarlo. Lui non si spostò... non disse una parola... non reagì affatto. L'unico suono che gli scappò fu smorzato ‘sniff’.
    
    Finalmente gli chiesi in un bisbiglio: "Da quanto tempo sei qui?"
    
    "Non so. Forse un'ora."
    
    "Su, Gio, perché non ritorni a letto? Stare qui... raggomitolato sul divano... da solo... risolve qualche cosa?"
    
    "Non so, solo... solo volevo… non riuscivo a dormire. Come ogni notte..."
    
    Sospirai, avevo compassione per il povero ragazzo.”Cosa diavolo ti ha fatto quell’uomo per ridurti così?"
    
    "Lui... non è cattivo come sembra." Disse rapidamente.
    
    "Tu non riesci a dormire!"
    
    "È solo... normalmente, non è così cattivo... come è stato l'altra notte. Io voglio dire... sì... lui beve molto. Diventa violento quando beve... io riesco di solito trattare con lui" Disse balbettando un po’: "E’ stato solo... l’altra notte... la notte scorsa è stata la peggiore. Ecco perché è così dura... l’ultima ...
    ... notte... la notte scorsa... "
    
    "Tu non meriti questo" Dissi, potevo sentire crescere in me la rabbia verso quell'uomo.
    
    "Lo so" Bisbigliò.
    
    Non sapendo che altro fare mi chinai e l’abbracciai. E lui si sciolse nelle mie braccia. Dal modo in cui lo fece sembrava che nessuno l'abbracciasse da secoli. Forse nessuno lo faceva. Dubitai che il suo bastardo ubriaco di un padre lo facesse. Giorgio si appoggiò a me, le sue braccia goffamente avvolte intorno alla mia schiena, appoggiò la testa sul mio petto nudo. Mentre era così gli strofinai lentamente la schiena, tentando di esprimere tutta la compassione, la solidarietà e l’amore che sentivo per lui. Tutta la compassione, la solidarietà e l’amore di cui aveva disperatamente bisogno. Non stava venendo da suo padre... non stava venendo da persone della scuola... ma poteva trovarle in me. Un'accettazione incondizionata e solidale. E lui cominciò a singhiozzare. Piccoli e silenziosi singhiozzi dapprima... ma presto... il suo corpo fu scosso da intensi singhiozzi mentre rilasciava la sua emozione. La tristezza ed il dolore che aveva nel suo povero cuore... la tristezza ed il dolore che non aveva potuto esprimere precedentemente. Ed ora... lui aveva me... ed io accettai tutto ciò che doveva esprimere. Il mio torace fu bagnato da ruscelletti di lacrime salate che scesero a cas**ta sulla mia carne... radunandosi nel mio ombelico. Ed io continuavo a tenerlo, a stringerlo.
    
    Poi il singhiozzare finì. I singhiozzi divennero sempre più radi… ...
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