1. io, Mariangela e lo zio


    Data: 02/04/2021, Categorie: Autoerotismo Etero Incesti Autore: suve, Fonte: RaccontiMilu

    ... contatto così intimo. La possedetti per diversi minuti alternando colpi profondi a colpi lenti, gradendo lo scuotersi delle sue anche quando mi fermavo profondamente piantato in lei. Il mio orgasmo salì, lo sentii crescermi dalle reni, come una mano che mi strizzasse e salire per i miei lombi fino alla punta dell’uccello.
    
    ‘Mariangela, sto per venire’
    
    ‘Sì, vienimi dentro, vienimi dentro’
    
    Persi ogni remora e la penetrazione si fece più veloce, avanti e indietro, sempre più rapida, le bocche incollate a smorzare le urla che ci scambiavamo insieme a fiumi di saliva, la sua mano stretta tra i nostri due corpi che scivolava frenetica su e giù finché lei godette ancora e i fremiti del suo orgasmo, il dimenarsi dei suoi fianchi mi diedero il colpo di grazia e venni anch’io, immobile piantato in lei fino in fondo, riempiendole l’intestino con getti che parevano non finire mai.
    
    Ci rilassammo abbracciati, felici. L’unico neo lo ricordò Mariangela chiedendomi come poteva fare con suo zio, con la sua proposta di coinvolgere un amico.
    
    Riflettei un po’ e mi venne un’idea, di non facile realizzazione ma mi pareva l’unica possibile alternativa alla violenza fisica. Gliela comunicai e lei ne parve entusiasta. Mettemmo a punto i particolari.
    
    La settimana dopo, il venerdì sera, mi appostai sul piano del condominio di Mariangela, nascosto sulle scale superiori vedevo la porta del loro appartamento. Vidi arrivare un tipo che pensai fosse lo zio, poco dopo uscire una coppia ...
    ... che identificai con i suoi genitori. Attesi cinque minuti e sentii lo scatto della porta che si apriva rimanendo socchiusa. Come d’accordo Mariangela aveva fatto in modo di aprirmi. Entrai nell’appartamento e al buio, guidato dalla luce che veniva dal salotto, mi avvicinai rimanendo nascosto da una libreria aperta che separava l’ambiente. Da lì, invisibile, guardavo il divano su cui era seduto lo zio, Mariangela in piedi davanti. Li udivo perfettamente.
    
    ‘No zio, ti prego, non voglio, sono tre anni che mi costringi. Non voglio fare quelle cose con te. Lo dirò a mamma’
    
    ‘Pensi crederà a me o crederà a te? Posso sempre raccontarle qualcosa io e poi vediamo come finisce. Brutta troietta, smettila di fare storie e vieni qui a succhiarmelo’
    
    ‘Ti prego zio, non voglio, mi fa schifo.’
    
    ‘Devo darti un paio di schiaffi? Vieni qui subito troia’
    
    Mariangela si avvicinò esitante al divano. Lo zio la prese per un braccio e la costrinse ad inginocchiarsi mentre se lo tirava fuori.
    
    ‘Apri la bocca e fai come ti ho insegnato’
    
    Presale la testa la costrinse a abbassarla e ingoiare il suo cazzo già semi eretto. Mariangela cominciò a pomparlo.
    
    ‘Ecco brava, succhialo bene che poi te lo metto nel culo’
    
    Mariangela si staccò un istante:
    
    ‘No, dietro no, mi fa male zio, ti prego, dietro no’
    
    ‘Ma che hai stasera? Tutte queste storie. Stai zitta e succhiamelo, poi te lo metto in culo come sempre’
    
    Mariangela riprese la sua opera, in breve lo zio raggiunse la piena erezione. ...