1. La mia ultima metamorfisi


    Data: 02/04/2021, Categorie: Cuckold Etero Autore: maxtaxi, Fonte: RaccontiMilu

    ... i capezzoli spiccavano dritti e duri come matite e ha continuato a tormentarli a lungo succhiandoli, lecccandoli uno dopo l’altro alternativamente. Lentamente le sue labbra hanno continuato a baciarmi scendendo lungo la pancia e facendomi ansimare e togliere il respiro. Era come se tutta me stessa fosse un enorme grosso capezzolo… oppure clitoride…
    
    ‘No Jack! Non mi leccare questa volta… Ti voglio dentro di me!’ L’ho sorpreso e mi sono stupita per le parole che gli ho detto e lui non se l’ho è fatto ripetere due volte. Subito si è alzato e il cazzo mi ha colpito fra le gambe. Potevo percepire il glade bruciante di desiderio accarezzarmi l’interno coscia e lungo la mia calda e umida figa. Come si è incuneato allargandomi le labbra interne della figa, si è poi estratto e un fiume è colato bagnandomi il sedere. Più volte l’ho sentito accarezzarmi e frustrata da quel gioco, l’ho bloccato.
    
    ‘Tirarti su!’ Ho sussurrato con un filo d’aria. Tremavo tutta e anche lui si muoveva a scatti. Apro di più le gambe e incuneo le mani fra i nostri corpi. Prendo in mano il suo cazzo bruciante di desiderio che sentivo tremare e lo guido verso l’ingresso della figa.
    
    ‘Spingi ora!’ Un attimo e ho sentito il suo glade caldo all’interno della bocca della vagina e istintivamente afferro le chiappe del suo sedere. Spinge forte e il cazzo sprofonda completamente dentro di me mentre un forte dolore mi toglie il respiro come se qualcuno mi avesse infilato un coltello rovente dentro di me.
    
    Ho ...
    ... gridato per come era intenso il dolore e subito si è fermato.
    
    ‘Dio che male!’ Ho detto mentre con le mani gli trattenevo i fianchi in modo che non potesse più spingere. Sapevo che mi aveva deflorata e da ora in avanti non potevo più essere quella di prima. Sapevo che lui aveva preso la mia verginità.
    
    Lentamente il dolore ha iniziato a lenire. Schiacciata sotto al suo corpo, mi donava teneri baci che non erano di passione, ma dolci e tenere carezze. Ben presto il pensiero di aver perso l’imene mi è sembrato che non fosse poi un gran male e come si è attenuato anche il dolore fisico, è rimasto il calore e la dura consistenza che sentivo dentro di me che mi diveniva piacevole. Sapevo che ora mi potevo definire pienamente una donna. Ho mosso il bacino e lui poi ha iniziato a muoversi a sua volta. Le spinte si sono fatte sempre più lunghe e sempre più veloci. Al contempo il dolore si è trasformato in fastidio e poi piacere… Anzi estasi!!!
    
    ‘Ohhh Dio Jack, mi piace… Mi fai sentire così bene! Ohhh Dio!!!!’
    
    Ogni volta che spingeva ed entrava dentro di me lo sentivo con tutto il mio corpo. Era come se le pareti vaginali si allargassero e si adattassero perfettamente alla forma del suo cazzo e mi piaceva, mi faceva sentire in un modo come non ho mai sperimentato prima. Senza che me ne accorgessi, il piacere si è trasformato in qualcosa che mi è esploso direttamente da dentro di me. Come in un turbine, ho provato il mio primo orgasmo indotto da un pene maschile fatto di carne. ...
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