1. Spazi ristretti


    Data: 31/03/2021, Categorie: Prime Esperienze Autore: Urcaloca, Fonte: Annunci69

    ... contro la mia gamba, poi si era alzata per cercare qualcosa nella borsa immergendo la mia faccia fra le sue tette.
    
    Ritornando al suo posto fianco finestrino si era poi già due volte messa in braccio a me, i miei sensi erano già surriscaldati e di getto appoggiai con finta disinvoltura la mano sulla gamba.
    
    Un’avance ingenua che poteva essere respinta senza troppa difficoltà, ma che invece provocò un avvicinamento ulteriore,
    
    Ora Gemma era praticamente avvinghiata a me, era tempo di abbracciarla, scorsi le mani sotto la maglietta fino a coprire il seno con le dita, lei mugolò e ci allacciammo in un bacio lungo, davvero lungo.
    
    Eravamo avvinti in una strana ansia erotica, ci baciavamo e ci ribaciavamo palpandoci e pizzicandoci con mugolii di piacere. Per quanto riguarda me le mie dita avevano già esplorato i seni, strizzato i capezzoli e ovviamente si erano bagnate di umore dopo che furono intinte nella figa dopo un contorsionismo che mi aveva fatto passare la mano fra le natiche.
    
    Ma per quanto intensamente ci baciassimo, per quanto ci toccassimo per quanto ci abbracciassimo, incastonati in quell’angusto spazio fra i sedili altro sembrava non si potesse fare.
    
    Ma Gemma si dimostrò una vera forza della natura, come nulla fosse si sfilò i pantaloncini e gli slip e dopo avermi coperto con un giubbotto si infilò al di sotto di esso come se mi avesse appoggiato la testa sulla ginocchia per riposare più comodamente.
    
    In realtà mi aveva preso il cazzo in bocca e mi ...
    ... stava spompinando lentamente, un lavorio lento di lingua cui rispondevo masturbandole la sorca approfittando della sua nudità.
    
    Dopo pochi minuti il nostro aplomb venne meno e di sicuro i passeggeri dall’altra parte del corridoio avrebbero potuto intuire qualcosa, ma eravamo tanto ardenti di eccitazione da fottercene, per noi potevano sia distogliere lo sguardo che godersi lo spettacolo.
    
    A un certo punto non ressi più e le sborrai in bocca, lo sperma transitò dal mio uccello al fondo delle sua gola senza interruzione per qualche secondo, poi Gemma si rialzò piuttosto provata dalla posizione e sfilai le dita ormai zuppe di succo vaginale.
    
    Ci guardammo stupiti, la mia eiaculazione e il debole orgasmo provocato dalla manipolazione aveva se possibile accentuata l’eccitazione, era necessario fare qualcosa d’altro. Ci venne in soccorso una delle soste programmate a un autogrill.
    
    L’autista aveva indicato tassativamente il tempo a disposizione in massimo venti minuti, e così una torma di assonnati e già anchilosati viaggiatori si dispersero nel piazzale verso il bar e i bagni.
    
    Gemma era scesa tenendo ancora stretto in vita il giubbotto che copriva la sua nudità.
    
    Raggiungemmo in un secondo il resto della stazione di servizio e in un ambiente dal romanticismo piuttosto limitato la spinsi in piedi contro la parete, il giubbotto si sfilò cadendo in terra mostrando la sua figa pronta ad essere penetrata, cosa che avvenne senza alcuna difficoltà, inoltre lei aveva passato una ...