1. Spazi ristretti


    Data: 31/03/2021, Categorie: Prime Esperienze Autore: Urcaloca, Fonte: Annunci69

    ... quantità ? Mi stavo comportando in modo ridicolo assecondando lo strappo del guinzaglio da bravo cagnolino, e fra l’altro abbandonando Barcellona con il suo carico di figa, tipo quella che stava arrivando, minchia che sorca, giovane con tette spettacolari e quei pantaloncini bianchi praticamente degli slip.
    
    Accidenti sale sul bus, controlla i posti, si ferma alla mia altezza del corridoio e poi dopo aver controllato il numero sulla poltroncina mi chiede se è libero.
    
    Cazzo, mi si siede accanto e dopo aver riposto giubbotto e zainetto nel portaoggetti mi rivolge la parola, credo arrivi a stento ai diciassette anni , biondina con capelli mossi corti con indosso una t-shirt giallo canarino, abbronzatura curata e ribadita di sicuro da aprile, reggiseno assente e inutile dato che le zinne parevano essere immuni alla gravità.
    
    Si rivolse a me chiedendomi qualche ragguaglio sull’orario di partenza, se conoscevo la tratta, se la avevo fatto altre volte, di dove fossi, insomma era spigliata in perfetta forma e ciarliera come una cocorita.
    
    Di sicuro come vicina di posto mi poteva andare peggio sebbene l’adiacenza con quello stacco di coscia morbido e affusolato a pochi centimetri dalla mia gamba avrebbe costituito un dolce tormento per tutto il viaggio.
    
    Mentre il mezzo si riempiva, la mia vicina aveva già messo a nudo il motivo del suo viaggio verso Torino.
    
    Aveva conosciuto un ragazzo della mia città in gita, ci si era ovviamente messa insieme e sebbene non si fosse ...
    ... dilungata nei dettagli non ci voleva molto a capire quanto i due avessero scopato come ossessi.
    
    Tanto che appena lui fece ritorno in Italia il risveglio del desiderio lo aveva spinto ad invitarla in Italia, lei aveva accettato con entusiasmo, tuttavia non si mancava di percepire nella sua espressione una certa preoccupazione.
    
    Conoscere i genitori, essere ospitati a casa sua, metteva paletti ben definiti e la avrebbe obbligata a un comportamento da brava ragazza che a dirla tutta strideva con la sua espressione sbarazzina e con il suo aspetto da gran figa.
    
    La conversazione slittò poi su di me e io fui perlomeno elusivo, a dirla tutta la vicenda con Alice presentava notevoli elementi di squallore, fui salvato dalla partenza del bus in una Barcellona semideserta e che stava per sparire nell’oscurità della sera. Sarebbe stata una notte di viaggio, una lunga notte di viaggio.
    
    La mia vicina di posto si chiamava Gemma, esibiva una loquacità quasi stordente e un’energia vitale inesauribile.
    
    Non avevo dubbi che fosse sulla stessa lunghezza d’onda anche sul versante del sesso, sebbene con molta difficoltà ne avrei avuto la riprova.
    
    Entrati in autostrada tutto il pullman si era come disteso, posti assegnati, bagagli sistemati, luci spente per il tragitto notturno e lo schermo tv che stava iniziando a trasmettere il film di intrattenimento.
    
    Io avrei potuto in teoria rilassarmi se non fosse che l’esuberanza di Gemma la portasse prima a stirarsi spingendo le sue natiche ...