1. La sorella inopportuna


    Data: 30/03/2021, Categorie: Incesti Autore: Lucido De Lirio, Fonte: EroticiRacconti

    Breve premessa.
    
    Non è un racconto a sé stante, ma un capitolo estratto da una storia lunga ed articolata.
    
    Non volendo modificarlo,inserisco due righe di introduzione.
    
    Lorenza è una poliziotta, trasferita e sospesa dal servizio per motivi disciplinari (in realtà incastrata per aver pestato i piedi a qualcuno).
    
    Bonnie è la sua vecchia e fedele TriumphBonneville.
    
    Fece mentalmente un po’ di conti. Aveva un po’ di risparmi ma non poteva certo permettersi un affitto, tantomeno un albergo, per modesto che fosse. L’unica era davvero fare la faccia tosta e presentarsi da Cristina.
    
    Guidò verso l’officina che le aveva indicato Filiberto e parlò col titolare. Lasciò il camper alle sue cure, ne aveva proprio bisogno, sarebbe passata poi a riprenderlo fra due o tre settimane. Sistemò quello che ritenne necessario nelle due capienti borse di Bonnie e in uno zaino e si mise in sella verso Lecce.
    
    Dopo aver girovagato un po’ ritrovò finalmente il villino dove ricordava vivesse sua sorella. In effetti ci era andata fiduciosa, sperando non avesse cambiato casa in tutto quel tempo in cui si erano perse di vista.
    
    Per fortuna sul campanello lesse il suo cognome e suonò.
    
    Venne ad aprire un uomo, un ragazzotto sui trenta, trentacinque anni.
    
    - ciao, mi chiamo Lorenza e sono la sorella di Cristina … è in casa?
    
    - Ciao … Simone … sono il … compagno … No, Cristina è al lavoro … ma davvero sei sua sorella? Mi ha parlato qualche volta di te … ma siete molto diverse … ma ...
    ... dai, vieni entra … aspetta, ti apro il cancello così porti dentro la moto …
    
    Lorenza si diede della stupida. Avrebbe anche potuto immaginare che Cristina non viveva da sola. Vabbè, si disse, tanto che ci sono l’aspetto, la saluto e … se non li disturbo chiederò ospitalità solo qualche giorno. Poi si vedrà.
    
    Simone fu molto affabile e cortese, davvero contento di conoscerla. Parlarono di Cristina, e Lorenza dovette spiegargli quello strano rapporto che le legava. Figlie della stessa madre ma probabilmente di padri diversi e sconosciuti, non avevano mai avuto, anche a causa della differenza di età di quasi dieci anni, un vero rapporto fraterno. Ma non avevano mai neanche avuto motivi di screzio. A loro modo si volevano bene e solo la distanza e il tempo avevano ridotto la frequentazione.
    
    - Cristina sarà qui tra poco, io comincio a preparare … ti fermi per pranzo, ovviamente …
    
    - beh, se non vi disturba …
    
    - ma che disturbo … scherzi? Avrete sicuramente tanto da parlare tu e lei.
    
    Pochi minuti e sentirono la porta aprirsi …
    
    - tu! … ho visto quella moto e ho avuto un sospetto … ma non osavo crederci …
    
    Cristina si buttò su Lorenza e l’abbracciò.
    
    - senza neanche avvisarmi, senza telefonare … tipico modo tuo … brutta pazza che non sei altro. Mi sarei stupita del contrario …
    
    - mi conosci …
    
    - come mai da queste parti? Vacanza o servizio, non dirmi che …
    
    - no. Purtroppo né l’una né l’altro … una brutta storia …
    
    - dai, sediamoci, è pronto. Mi racconterai ...
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