1. La befana vien di notte.... e non solo


    Data: 21/03/2021, Categorie: Tradimenti Autore: amicopersonale2017, Fonte: Annunci69

    ... sempre in modo delicato ma con un calore incredibile. La voglia di godere era alle stelle.
    
    Lei iniziò una lenta ed delicata pompa, sentivo il calore delle labbra salire e scendere sulla pelle, desideravo molto poter osservare, ma dovevo accontentarmi. Vedevo solo la sporgenza della sua nuca che si muoveva sotto la stoffa della gonna, non osai alzare la gonna, rispettai quella che per Lei poteva essere una specie di privacy.
    
    Il ritmo cambiava da momenti delicati e lenti a momenti più veloci e irruenti, in cui Lei si spingeva il cazzo fino alle tonsille. Sentivo chiaramente sulla mia cappella infilarsi nella strettoia all'inizio della sua faringe tanto da provocarle la sensazione di conato.
    
    Dopo qualche minuto di succoso pompino, la sua bocca lasciò libero il cazzo e mentre lo masturbava con la mano, ingoio completamente lo scroto, le sue labbra strinsero così forte l'attacco dello scroto da simulare un anello, era tutto in bocca e la lingua per quanto possibile spingeva. Trattenne a lungo questa presa, le vene del cazzo si ingrossarono, le sentivo scorrere sulla sua mano ed il cazzo aumentò notevolmente la circonferenza.
    
    Quando Antonella capì che ero all'estremo dell'erezione aprì la bocca , rilasciò i miei testicoli e si riprese il cazzo.
    
    Ora si era trasformata in una assetata porca ex cognata, la sentivo gemere , una bocca irrequieta che non mollava, una lingua ribelle che ad ogni passaggio spingeva sulla cappella ; era in quel momento una donna ...
    ... assetata di cazzo che poteva assaporare il momento erotico non previsto ma molto trasgressivo.
    
    Ero al massimo della mia resistenza, le appoggia le mani sulla testa, senza spingere, volevo solo farle capire che stavo per godere, diede altri tre colpi molto intensi, poi si fermò con il cazzo in bocca, sentii lo sperma partire dai testicoli , e fare il giro della prostata e passare attraverso il pene per liberarsi nella sua bocca, sembrava una bolla d'aria che passa all'interno di un tubo elastico, lo allarga e poi si ristringe e quando arriva al capo, sfocia nel vuoto esplodendo.
    
    Lanciai un urlo di godimento non potevo trattenermi e nessuno comunque poteva sentirmi.
    
    Sentii la sua sete venir soddisfatta, sentii che deglutiva e poi con desiderio ma anche delicatezza , la sentii leccare tutto quello che era rimasto sulla cappella.
    
    Ricordo perfettamente quando diede l'ultimo passaggio di labbra e lingua al pene per poi riavvolgerlo nei boxer.
    
    Scostò la gonna, si alzò repentina, senza guardarmi negli occhi si mise di lato, rivolta verso il bancone, in silenzio.
    
    Spostò un po' di cose, e spinse verso di me sopra il banco, la maschera ed il cappello.
    
    Pronunciò solo queste parole fissando con il capo chino il bancone: "Quando hai finito, lascia tutto qui sopra, passerò io domani a prendere tutto".
    
    Non aggiunse altro. La osservai uscire, non si girò, non vidi più il suo sguardo.
    
    Mi misi la maschera e cappello, inforcai il carretto e mi diressi a piedi verso il ...