1. Pieghe recondite


    Data: 23/01/2018, Categorie: Lesbo Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... direzione della sua faccia, intanto che osservo la sua bocca che m’annuncia un’amabilissima domanda:
    
    ‘Lo vorresti?’ – nel tempo in cui esamino le sue dita che gradevolmente premono sulle mie tette, giacché apprezzo gustandomi quegl’inusuali tremori che mi permeano con piacevolezza scardinandomi le membra.
    
    Lei in quella quiete resta in attesa della mia risposta, perché al presente ha capovolto la situazione modificandola a suo piacimento, poiché mi lascia decidere da sola. Al momento sono io nel convogliare quel gioco, adesso la vedo angusta davanti a me, quasi gretta, in una desiderosa quanto imminente attesa di ricevere una risposta confermativa. In quella circostanza appoggio una mano sulla sua senza parlare, non ce n’&egrave bisogno, dopo mi chino leggermente verso di lei offrendole le mie giovani e morbide labbra rosa. La sento che preme le sue contro di me succhiandomele una per volta, la sua lingua scivola in un attimo nella mia bocca donandomi una gradevolezza inattesa e leggiadra. In seguito mi spinge a sé attirandomi in una morsa dalla quale non voglio liberarmi, io le agguanto il viso tra le mani costringendola a staccarsi da me, a osservare il mio viso mentre leggo nel suo sguardo un desiderio inesauribile e vorace:
    
    ‘Che cosa vuoi, le chiedo? Dimmi che cosa vuoi di preciso?’ – rimarco io in maniera decisa e accalorata stuzzicandola oltremodo.
    
    ‘Fa’ quello che ti pare e che ti senti, divertiti’ – m’espone lei di rimando elettrizzata e invasata più ...
    ... che mai.
    
    Dalla sua bocca appare il rossetto tutto danneggiato che poc’anzi ho baciato, perché la mia brama adesso diventa incontrollabile: lo sguardo si posa su di lei, su quella bocca, sui suoi bellissimi denti. Il suo alito profumato sembra riempire l’ambiente senz’accordarmi sosta, io succhio ancora la sua bocca, degusto il suo sapore, assorbo e prosciugo il suo desiderio, mentre la sento vociare che brama solamente me, così la lascio fare. Dopo mi sdraio sulla scrivania lasciandomi spogliare velocemente, lei mi denuda alla svelta, perché mi vuole disadorna ed essenziale, scarna e spoglia, io rabbrividisco per il piacere, di freddo e di desiderio. Lei colloca le mani sulle mie gambe divaricandole il più possibile, io seguo i suoi movimenti tenendo gli occhi chiusi, so che adesso poserà la sua lingua tra le mie cosce, sicché sollevo istintivamente la cavità pelvica per invitarla, ma al contrario la sento spingere le mie braccia dietro la schiena tentando d’immobilizzarmi.
    
    Io apro gli occhi per un solo istante, giacché m’accorgo che mi sta legando i polsi con una cintura di stoffa, bloccata in quella maniera sono la sua cacciagione, il suo indiscusso bottino, il suo erotico gingillo sul quale affondare ogni voglia, ogni desiderio. Le gambe oscenamente aperte rivelano tutto il mio desiderio d’essere sua, il clitoride svetta baluardo tra il morbido tappeto scuro, che con dolcezza sento aprirsi davanti a lei. La lingua morbida si posa finalmente sulla dolce protuberanza ...
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