1. LA MIA MIGLIORE AMICA


    Data: 20/03/2021, Categorie: Etero Sensazioni Sesso di Gruppo Autore: paco, Fonte: RaccontiMilu

    ... tanto mi dice: “e questo con mia figlia l’hai mai immaginato?” oppure “e meglio pensare di fare sesso con lei o accarezzare questo corpo che ora è tutto tuo e puoi farne ciò che vuoi?”.
    
    Ciò che voglio?
    
    Ok, mano nei pantaloni di lei per tastarle il culo, poi accarezzandole il fianco la porto davanti, via il bottone, giù la cerniera che le calo, la faccia sul ventre, poi con la lingua le passo per bene l’ombelico, poi scendo e stesso con la bocca le calo le mutandine, non ha molto
    
    pelo, quindi con la guancia pungente per la barba folta, la accarezzo, mentre lei con molta foga ora mi succhia il dito, ora mi lecca il palmo della mano, ora mi guida a tastarle le tette ormai fuori dalla camicetta sbottonata e dal reggiseno calato. Le pizzico di tanto in tanto i capezzoli belli ritti, mentre con la lingua assaporo la sua maturità di donna che le esce dalla figa: “pensa anche a Silvia se vuoi, tanto è uscita di lì”. Ormai non sto più nei pantaloni, lei mi slaccia cintura e bottone e me li cala quel tanto per far uscire la mazza da fuori: “mamma mia, fammi provare cosa si è persa mia figlia, la voglio dentro di me, prima avanti e poi dietro”.
    
    Mi alzo dal divano, mi sfilo pantaloni e slip completamente e le calo i suoi fino a giù le caviglie, la faccio stendere con le gambe aperte sul bracciolo e mi metto prima a 69… voglio un po’ che me lo spompini, che quella lingua che al centro commerciale accarezzava le sue labbra per provocarmi ora leccasse per bene il mio cazzo… ...
    ... più la penetro con la lingua, più lecca con foga. Quasi in contemporanea siamo entrambi all’apice della goduria: “è giunto il momento che sia tutta tua” velocemente mi giro e appena appoggio la mazza sul suo basso ventre scivola dentro.
    
    L’esperienza della donna matura ora entra in gioco: eravamo talmente bagnati che scivolavo un’amore in lei nonostante le mie dimensioni, ma lei con molta maestria riusciva a stringermelo e a bloccare la sborrata che sentivo stava per esplodere da quello che ormai era un cannone armato. Mi diede un bacio forte, succhiandomi tutta la lingua quasi a strapparmela, la sentii mugolare per l’orgasmo, infatti mollò leggermente la presa e allora la inondai del mio succo che usci con tre spruzzi micidiali. Volevo restarle dentro, ma lei me lo tirò fuori, si alzo e lo ripulì per bene con la lingua: “adesso tocca al culo” mi disse e si mise a pecorina sul divano.
    
    Ero sfinito, ma non resistetti a quella scena: lei poggiata con i gomiti sul divano, il buco bello aperto verso di me con la figa ancora gocciolante e i suoi seni ballanti al vento. Con la mano le pulii la figa e inumidii il mio cazzo, rimasto ancora di dimensioni accettabili, ma più morbido dopo essersi svuotato. Lo punto verso il suo buco posteriore, con la mano lo guido ad entrare ed una volta dentro comincio a cavalcarla, mentre con le mani le tengo i seni ben stretti. “Quando andavate a mare e la vedevi in costume, l’effetto che ti faceva il suo culo era questo?”
    
    Insomma, la stronza ...