Il giallo di Eva e Bix
Data: 19/03/2021,
Categorie:
Incesti
Autore: Cantor_Powder, Fonte: RaccontiMilu
... la voce di Eva ancora:
– Sa, Bix (è così che lo ho sempre chiamato) è andato a vivere da solo da un mese’ a ventinove anni (è un anno più piccolo di me), attaccatissimo com’è ai miei’ l’ha presa bene però! Mi parla della cucina, della casa, della sua libertà’ così sono andata a trovarlo!
– Ti ascolto, prosegui.
– Siamo stati bene, ho cucinato per lui. Sa’ quei soliti gesti’ lui è sempre stato così’ allusivo’ ed io ho sempre retto il gioco.
– Si spieghi meglio.
– Beh’ quei piccoli gesti’
– Di quali piccoli gesti parla?
– Per esempio, mentre cucinavo, ero girata di spalle, mi ha dato un colpetto sul sedere e poi me lo ha accarezzato.
– E lei non lo ha ammonito?
– Gli ho detto di finirla’
– Ma col sorriso vero?
– E’ sempre mio fratello!
– Altri gesti?
– Mah, qualche bacio’ anche io gliene do di tanto in tanto’
– Bene. Mi parli della cena.
– Siamo stati bene, abbiamo mangiato, riso, complici come non mai.
– Avete bevuto?
– Si, un pochino’ lo facciamo sempre! Poi, ci siamo messi al divano, a guardare un film. Ero stesa su di lui’
Silenzio. Poi ancora Eva:
– Gli stringevo al mio ventre un braccio sotto di me mentre l’altra sua mano era sul mio sedere. Lo so, lo so che non dovrei, ma certe volte è capitato e’ mi sentivo di lasciarglielo fare. Così ho lasciato che si prendesse quella libertà, che stesse in bilico sul filo del concesso, ho lasciato che giocassimo fra l’intimità e la ...
... sensualità.
– Mi dica, Eva: l’aveva premeditato?
– Bene’ non saprei! So che avevo messo i jeans che porto adesso e’ cazzo ok, sono attillati e sottili. Lui’ lui’
Si sentì Eva iniziare a piangere’ poi continuò
– Volevo che mi trovasse bella, bella e gradevole’ io’ io’ si! Volevo che mi accarezzasse!
Un attimo di pausa fra i singhiozzi.
– Non si giudichi, Eva! Io devo chiederglielo per comprendere meglio il tutto. La prego, vada avanti.
– Ok ok. Le chiedo scusa per le lacrime! Dunque, eravamo così, abbracciati, lui mi accarezzava un pochino e io glielo lasciavo fare. Il film andava avanti. Fino a che non giunse’ una scena’
– Che scena?
– Una scena di sesso! Lui mi dice ‘vuoi che cambi?’ ed io ‘no dai, che vediamo come va a finire’, ‘ma abbasso un po’ il volume?’, ‘naaaaa’ tanto chi vuoi che senta?’, ‘Ok’ fa lui, dandomi un colpetto sul sedere. Mi sono messa a ridacchiare come una scema e mi sono accoccolata a lui un po’ più stretta. Dopo qualche secondo ecco’ l’ho sentito’ insomma, io lo capisco, gli si era’ gli era venuto duro. L’ho sentito attraverso i jeans, era proprio appoggiato.
– Continui Eva, continui.
– Io’ gli ho chiesto di scostarsi un po’.
– E lui?
– ‘Scusami’, mi ha detto. Ed io ‘no’ no, è ok! Solo scostati un po’, non farmelo sentire’. E lui ‘scusami, se vuoi smetto’. Ed io gli ho sorriso e gli ho accarezzato la mano che mi teneva sul culo, portandogliela fra la cintura e la mia pelle. Lo ammetto, è colpa mia!
– Non si ...