1. Papa’, il diavolo e io: prologo


    Data: 02/03/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: ilovesexyhunk90, Fonte: Annunci69

    ... dell’uomo sul suo orecchio. La sua voce gli echeggiava nella mente, lasciva e invitante, risvegliando il fuoco nel suo basso ventre. Un fuoco che, fino a quel momento, solo un paio di belle tette aveva saputo ravvivare.
    
    “Tu sei un bravo ragazzo. Bello. Potente. Non puoi permettere che gli altri ti dicano cosa fare. Al momento giusto, capirai come farti rispettare.” La voce stuzzicava il suo cazzo ormai barzotto, che a dispetto del suo fisico, era cresciuto oltre misura, raggiungendo i 22 cm. Gli slip cominciavano a bagnarsi, lambiti dal flusso di presperma che gli usciva dalla cappella rosea.
    
    Clarence si discostò, e con un tono grave che riportò il ragazzo alla realtà, domandò: “E’ qui che devo firmare per l’auto?”
    
    Gabe si ricompose e infilò la moneta nella tasca della tuta, sagomata da un rigonfiamento di cui solo ora si rendeva conto. “Sì… sì. Una firma lì e una qui” indicò sovrappensiero, cercando di capacitarsi di quella potente erezione e dell’umidità che percepiva lungo la coscia.
    
    “Molto bene, ecco a lei le chiavi. Quello è il pick-up” lo liquidò imbarazzato, indicandogli dalla scrivania un pick up nero come la pece.
    
    “Molte grazie” replicò Clarence, “E non ti preoccupare per la macchia sui pantaloni…” Gabe sbiancò, temendo di essere stato scoperto “dirò a Drake che sono stato io a rovesciarmi addosso l’olio!”. Il ragazzo riprese colore “Troppo gentile! Arrivederci!”
    
    **********All’interno del deposito*********
    
    Deryl si era stancato di fare tutto ...
    ... il lavoro per conto del fratello. Era deciso a dirgliene quattro e aveva appena varcato la soglia dell’officina quando vide il range rover uscire dal porticato.
    
    Vide il gemello attraverso le vetrate dell’ufficio e a grandi passi raggiunse la porta. Stava per dirgliene quattro quando Gabe gli corse incontro, tenendo tra le mani un oggetto luccicante.
    
    “Guarda qui cosa mi ha dato Clarence, il nuovo cliente che è appena uscito!” gli disse, porgendogli il prezioso oggetto. La moneta era splendente, finemente lavorata e raffigurava un occhio che non la smetteva di fissarlo. “E’ un periodo di merda e non pensavo potesse migliorare, ma questo regalo mi ha, non so come, risollevato.” Deryl continuava a passarsi la moneta tra le dita, incapace di distogliere lo sguardo. “Drake ci lascia i lavori più pesanti, e da quando Susan se n’è andata…” istintivamente si portò la mano sul rigonfiamento tra le gambe “…non ho ancora trovato il tempo per farmi una bella sega. Dici che dovrei farmi una sveltina prima di andare a dormire?”
    
    Il fratello fissava inebetito la moneta. Ogni parola pronunciata dal gemello lo spingeva in una trance sempre più profonda. Tutto ciò che percepiva era un aumento del flusso di sangue verso le sue zone erogene. Il suo cazzo stava crescendo, e lui si sentiva in estasi. Più guardava la moneta, più si sentiva in estasi.
    
    “Ci si sente bene a guardare quella moneta, vero?” domandò Gabe, che ormai percorreva con forza la sagoma del suo uccello in tutto il suo ...
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