1. Prigionia


    Data: 25/02/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Erotici Racconti Autore: ArNy, Fonte: RaccontiMilu

    ... divaricate di poco sopra le orecchie a punta mentre Lui entrò, forte, fiero. Un sorriso sul viso dava ancora più tranquillità e sicurezza.
    
    “Sono felice tu sia sveglia, schiava.”, aveva dato enfasi a quell’ultima parola. E lei era un po’ morta dentro, anche se non l’avrebbe mai ammesso.
    
    “Il banditore ha detto il mio nome, puoi chiamarmi con quello.” Evrilith, offesa, non si rendeva conto di aver già scoperto le sue carte ed aver iniziato a giocare con una persona che, se solo avesse saputo, avrebbe dovuto evitare.
    
    “Oh! Il tuo nome, da quando gli schiavi ne hanno uno, Krozan?” E sorrise beffardo.
    
    Krozan apparse da un lato della cella in cui era rinchiusa. Era rimasto a vegliarla tutto il tempo, e questo la mise ancora di più in imbarazzo. La giovane guerriera non era stata addestrata a subire questo genere di angherie, non si rendeva conto che la sua mente iniziava già ad avvicinarsi al baratro. E lei stessa, puerilmente, sembrava fare pensieri che la portavano più al precipizio che alla sicurezza.
    
    “Mio Signore, solo i servitori come me hanno certi diritti. Gli schiavi sono…Signore lascio a Lei il piacere di definire le Sue proprietà!”
    
    “Siete giocattoli, oggetti. Siete il Mio passatempo quando non studio o non pratico la magia. Siete le Mie cavie. Siete quello che Io Voglio, come e quando Lo voglio.”
    
    Evrilith lo aveva fissato negli occhi fino a cavie, poi aveva abbassato lo sguardo. Fuoco viola lo avrebbe definito. Lo sguardo di chi sta prendendo tutto il ...
    ... Suo ego e lo sta letteralmente lanciando addosso ad una persona. Umiliandola; portandola dove vuole.
    
    E lei dava i primi piccoli segni di cedimento.
    
    “Abbiamo portato la cena alla nostra schiava no, Krozan?”, sorrise beffardo Torghul.
    
    “Signore ho con me il piatto che lei mi ha chiesto di fare: il formaggio e i salumi” E posò vicino al viso di Evrilith un piatto maleodorante con formaggio e salumi. Gli elfi non mangiano carne, e il formaggio non era proprio uno dei più appetitosi, strane cose si muovevano al suo interno.
    
    “La carne la mangiano gli assassini, e questo formaggio sembra più una montagna di vermi. Se vuoi uccidermi di inedia tanto vale che non mi porti nemmeno il cibo!”
    
    Torghul sorrise compiaciuto. Fece un passo avanti e sorrise iniziando ad applaudire.
    
    “In catene, senza aver mangiato da una giornata intera, spossata e provi a mantenere i nervi saldi della tua rigida condotta elfica. Nessuno verrà a salvarti qui dentro. E giusto per farti capire chi comanda, da oggi in poi ho una sorpresa per te.”
    
    Lesto e veloce come i migliori borseggiatori fece scivolare da una tasca nascosta una fiala e fece ingurgitare ad Evrilith una quantità di liquido che Gli parve corretta, prima che lei iniziasse a sputare come un’indemoniata.
    
    La pozione le era andata per traverso anche perché non voleva berla, ma il danno oramai era stato fatto, aveva bevuto qualcosa che ancora non capiva cosa fosse. Sperava del veleno, anzi ne era quasi sicura. Si, sarebbe morta in ...
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