1. Il sassolino verde


    Data: 20/01/2018, Categorie: Prime Esperienze Autore: antonio89x, Fonte: xHamster

    ... altezza, come squarciato da un fulmine; i pochi rami che avevano avuto la forza di resistere cadevano a pezzi, provocando una pioggia di foglie rossicce e le radici erano completamente svellate dal suolo, distrutte. Il terremoto doveva averle spezzate creando quell’apertura.
    
    Mi avvicinai per osservarla meglio e senza neppure accorgermene spinsi la testa all’interno.
    
    Spalancai gli occhi per la meraviglia. Più giù, dentro il cuore del tronco c’era una luce, una piccola luce, che nonostante le minuscole dimensioni emanava un’energia straordinaria.
    
    Non capivo cosa stessi facendo, infatti non mi resi neanche conto di essere entrato nel tronco calandomi all’interno dell’apertura.
    
    Era come se una forza più grande di me mi ci trascinasse.
    
    Ma non appena vi fui entrato con entrambi i piedi caddi. Vi caddi dentro! Precipitavo e non toccavo terra! Urlai, sperando che qualcuno arrivasse ad afferrarmi, anche se fosse stata un’ombra! Preferivo ritrovarmi fra le sue grinfie piuttosto che nell’incertezza più totale.
    
    L’istante della caduta sembrò interminabile. O forse, lo fu veramente; ebbi addirittura il tempo di alzare lo sguardo e guardare sconfortato la luce diventare piccola… sempre più piccola.
    
    Finalmente atterrai, su qualcosa di morbido.
    
    C’era buio intorno a me e tastando con le mani capii di essere caduto sul qualcosa di simile ad un tappeto. Nonostante dovessi essere più che preoccupato per la mia sorte non potei che rallegrarmi: ero sfuggito alle ombre, avevo ...
    ... ottenuto altri sei mesi di libertà!
    
    Le mie labbra s’incurvarono in un debole ma soddisfatto sorriso.
    
    Sentii un rumore e qualcuno accese la luce.
    
    “Come al solito al buio tu eh?” mi chiese.
    
    Non dissi una parola. Mi limitai a guardarlo in cagnesco.
    
    “Ehi! Come sempre mi guardi male eh ragazzo?” sorrise beffardo. “Mah… per la millesima volta, mi spieghi perché sei sempre così arrabbiato con me?” esclamò con un mezzo sorriso, mentre poggiava a terra un vassoio con del cibo.
    
    Ancora una volta non risposi. Chi credeva di prendere in giro? Ero così abituato alle loro farse che ormai le riconoscevo ad occhi chiusi.
    
    Sotto quel vestito bianco si nascondeva senza dubbio il capo delle ombre, che insoddisfatto e ancora furioso per la sconfitta, era venuto per tendermi un’imbos**ta, portando con sé altri servetti che mi fissavano guardinghi.
    
    “Beh” disse svogliatamente “io lo metto qui. Verremo a ritirarlo fra un’ora”.
    
    Mentre usciva si accostò alle mura della stanza. “Guarda qui” esclamò tirando il suo scagnozzo per il braccio e indicando un punto proprio davanti a sé.
    
    “È riuscito a romperla” sussurrò l’altro mentre si voltava per osservarmi di sottecchi.
    
    “Mmm… bene” disse. “Riferirò subito che è necessario un cambio d’imbottitura”.
    
    Detto questo uscirono.
    
    Aspettai che il rumore dei loro passi si attutisse e mi precipitai verso la porta, e spensi la luce.
    
    “Eccomi. Sono pronto”.
    
    I luoghi della mente sono centinaia, migliaia… e certi sembrano fatti di ...