1. Lavori in casa


    Data: 23/02/2021, Categorie: Prime Esperienze Autore: mtbp, Fonte: Annunci69

    Elisa, studentessa liceale di 19 anni, si era ammalata e per 5 giorni fu costretta a non andare a scuola e rimanere chiusa in casa. Durante quei giorni, dentro casa, c’era un muratore, un bell’uomo di 38-40 anni, che stava facendo dei lavoretti. Elisa lo vide per caso il primo giorno uscendo dalla sua stanzetta per andare in bagno. Quando lo vide rimase come scioccata, gli piacque così tanto che si imbarazzò nel farsi vedere così trasandata, in pigiama. Ma era ammalata e non poteva di certo saperlo che quel giorno sarebbero iniziati i lavori a casa, i suoi si erano dimenticati di avvisarla. Durante quei giorni di agonia a letto, Elisa pensò a quell’uomo in continuazione, tanto da farsi strani pensieri su di lui, forse anche per questo la sua temperatura corporea non ne voleva sapere di diminuire. Il venerdì sera Elisa stava già bene, ma d’accordo con la madre aveva deciso di prendersi anche il sabato libero, per riprendersi del tutto.
    
    Sabato mattina, intorno alle 10, la madre di Elisa entrò nella sua cameretta, chiamandola ad alta voce per farla svegliare.
    
    - “Che c’è?”, rispose Elisa mezza addormentata, con il cuscino stampato in faccia.
    
    - “Sto andando dalla zia, torno verso l’una. Papà non c’è, è uscito stamattina presto e torna stasera. A casa c’è il muratore, deve finire l’ultima cosa in bagno e poi va via. Ne avrà per un’oretta. Ok?”.
    
    - “Ok ok”, rispose Elisa contenta. Sapere di essere sola a casa con lui, l’aveva fatta completamente svegliare.
    
    “Ci penso ...
    ... io”, continuò.
    
    - “Perfetto. Ciao, a dopo”, rispose la madre chiudendosi la porta alle spalle.
    
    Elisa aveva sperato tante volte, nei giorni precedenti, di poter rimanere a casa da sola con lui. Si era fatta tanti di quei film in testa, tutti che finivano nello stesso modo. Al solo pensiero si eccitò. Doveva studiare un piano, doveva parlare con lui, doveva farsi notare. Rimase a letto per una mezzoretta, poi si alzò. Aveva un piano in testa e doveva assolutamente metterlo in atto. Così si spogliò, prese il suo accappatoio bianco, si diede una sistemata per apparire più bella possibile ed andò verso il bagno.
    
    - “Scusi. Scusi.”, disse ad alta voce Elisa per farsi notare.
    
    Il muratore stava lavorando vicino la finestra e le dava le spalle, aveva due belle spalle larghe, un bel fisico muscoloso ma non troppo, tipico di chi fa quel lavoro appunto, e una magliettina bianca sporca a maniche corte. Così come se l’era immaginato.
    
    - “Scusi, ne ha per molto?”, continuò lei non appena l’uomo si girò.
    
    - “Devo finire questo muro e poi vado via. Mezzoretta circa”, rispose lui sorpreso nel vederla in accappatoio.
    
    - “Mezzora? Ma io ho un appuntamento tra mezzora, non posso aspettare”.
    
    - “Signorina, ormai ho il cemento fatto. Se aspetto si asciuga e lo devo rifare. Devi avere pazienza”.
    
    - “Vabbè”, rispose facendo la finta seccata. Poi pronunciò quelle parole che aveva tanto desiderato dire, “non le dispiace se faccio la doccia lo stesso? Tanto il vetro del box è oscurato ...
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