Lavori in casa - Racconti Erotici

Lavori in casa

... e non si vede niente”.

L’uomo la guardò perplesso, aspettò qualche secondo prima di rispondere, poi lo fece.

- “Beh, se vuoi… fai pure”.

- “Però non sbirciare”, continuò lei con quell’aria da ragazzina maliziosa.

L’uomo la guardò perplesso per qualche istante, poi si girò senza dire nulla.

Elisa mise in atto il suo piano, prima di entrare prese il bagnoschiuma da dentro il box doccia e lo spostò, cercando di non farsene accorgere, mettendolo sopra il lavandino. Poi di corsa si infilò dentro e tolse l’accappatoio. Aprì l’acqua e iniziò a lavarsi. Si insaponò i capelli e li risciacquò. A quel punto continuò con il suo piano studiato.

- “Scusi”, urlò Elisa da dentro il box doccia, “ho dimenticato il bagnoschiuma sul lavandino. Potrebbe cortesemente passarmelo?”.

L’uomo si alzò seccato, prese il bagnoschiuma e si avvicinò al box doccia. Nonostante il vetro scuro, si poteva intravedere la sagoma di chi stava dall’altra parte. Non appena Elisa vide l’uomo avvicinarsi, aprì il box leggermente, in modo da prendere il bagnoschiuma direttamente in mano, coprendosi dietro il vetro, ma non troppo. L’uomo le passò il bagnoschiuma e senza rimanere troppo a guardarla, si spostò tornando al suo lavoro. Elisa ci rimase un po’ male, pensò che quell’uomo non ne voleva sapere niente e quindi decise di smetterla con quel giochetto. A quel punto sarebbe dovuto già esserle addosso, o perlomeno avrebbe dovuto provarci con lei, e invece niente. Ci aveva quindi perso le speranze. ...

... Il suo atteggiamento in fondo era chiaro, l’aveva considerata poco ed era stato fin troppo strafottente nei suoi confronti. Così terminò la doccia dopo qualche minuto e decise di uscire. Aprì il box e senza nemmeno affacciarsi, con una mano prese l’accappatoio. Lo indossò ed uscì fuori dal box. Aveva dato le spalle all’uomo, aveva il cappuccio dell’accappatoio che le copriva la visuale, prese l’asciugamano e si diede un’asciugata alla meglio, fino a quando non si girò verso di lui.

Elisa rimase di sasso, girandosi notò che l’uomo stava terminando di pisciare tenendo il suo membro in bella mostra.

- “Che c’è?”, disse l’uomo voltandosi verso di lei con quel coso grosso ancora in mano. “Non ne hai mai visto uno così?”, continuò deciso.

Elisa era senza parole, non si aspettava quella scena così come non si aspettava di vedere un membro di quelle dimensioni. Nei suoi sogni non l’aveva fatto così generoso sotto quell’aspetto.

- “Tieni, prendilo in mano”, disse avvicinandosi. “Lo so che lo vuoi fare”.

Sicuro di sé si avvicinò ad Elisa, gli prese una mano e se la portò su quel grosso pezzo di carne. Elisa quando lo toccò non riuscì a credere ai suoi occhi, mai ne aveva visto uno così, d’altronde i ragazzi che si era scopata avevano avuto tutti la sua età, all’incirca. Di cazzi ne aveva presi, certo non molti, ma a quell’età si guarda più la lunghezza che lo spessore, al punto da farci le gare con le amiche a chi avesse preso il cazzo più lungo. Questo, invece, magari ...