1. Annamaria, il marito cuck ed io


    Data: 20/01/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Bisexloingoio, Fonte: Annunci69

    ... richiamava un nome di ragazza. Era il nome della mia vecchia fidanzatina, l'unico amore della mia vita (fino ad allora). Mentre il disco suonava lei disse: "Te la ricordi ancora?" e che potevo rispondere..."Si". Mi mise una sua mano sulla mia e mi guardò negli occhi, ma non disse altro.
    
    Mi guardò con uno sguardo troppo languido, ed io per la prima volta persi il dono della vista.
    
    Avevo davanti ai miei occhi come un telo bianco. Era una conquista che ritenevo troppo impossibile per me. Mi accorsi che la sua mano destra prendeva la mia mano sinistra e la stringeva sul suo petto. Ero ammaliato, stregato, percepivo che la stavo baciando; quando mi ritornò la vista vidi il suo sguardo, i suoi occhi grigi fissare i miei e non riuscii a pensare altro. Non so se fui io ad aprirle la scollatura e abbassarle la parte superiore del vestito fin sopra le anche, oppure se fu lei a fare questa operazione; il reggiseno, di questo sono sicuro, lo sfilai io (o meglio, lo strappai io) e quando vidi comparire due seni enormi mi stordii di piacere; mi chiedevo se ero io a stare li o se oppure era tutto un sogno. Dire che era una sesta misura è dire poco, so solo che affondai il viso tra quelle due enormi tette, mi misi in bocca alternativamente i due capezzoli, li succhiai come un pazzo, forse li avrò anche morsi nella foga, ci passai molto tempo ad accarezzarli, a stringerli, a sbattermeli in bocca e in faccia.
    
    A un certo punto lei decise che mi doveva fare altro. Mi sfilò la ...
    ... cintura, mi sbottonò i pantaloni, me li abbassò fino alle scarpe; quindi si inginocchiò mettendosi la mia sbarra di carne tra le tette e cominciò a stringerle agitando i suoi enormi seni su e giù per il cazzo.
    
    Io penso che avesse deciso anche di fare in fretta perchè mi disse: "sbrigati, fra poco arriva mio marito."
    
    Passò la lingua sulla cappella del mio cazzo poche volte, ma con una tale sapienza che io non riuscii a controllarmi. A dire il vero non avrei voluto sporcarla con il mio sperma, perciò provai a divincolarmi, ma fu impossibile in quanto lei mi afferrò con forza il membro con una mano e, avendo capito che stavo per sborrare lo maneggiò per alcune volte con un potente su e giù; anzi, fu molto brava a farlo cadere tutto sulle tette e anche nella parte dove queste si uniscono. Infine si strusciò più volte il membro sulle labbra chiuse e si staccò solo quando sentì il rumore dell'ascensore, avendo capito che stava per rientrare a casa suo marito.
    
    Si ricompose, senza pulirsi, e mi diresse in tutta fretta verso l'uscio di casa pregandomi di scendere veloce per la tromba delle scale.
    
    Quando l'ascensore si fermò capii che si trattava proprio di suo marito.
    
    Sentivo le loro voci e immaginavo dai suoni le effusioni che si stavano scambiando.
    
    Il giorno dopo, quando ci incontrammo sul posto dove lavoravamo lei iniziò a spiegarmi tutto quanto.
    
    Io ero solo preoccupato di averle spruzzato di sperma tutto il petto e i seni, ma lei mi disse candidamente: "Non ti ...