1. Annamaria, il marito cuck ed io


    Data: 20/01/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Bisexloingoio, Fonte: Annunci69

    Annamaria è stata una mia collega di lavoro.
    
    All'epoca dei fatti era molto più grande di me, forse di una decina d'anni. Non le ho mai chiesto l'età per discrezione.
    
    Era sposata con un uomo più grande di lei di alcuni anni, un dottorino di paese che poi riuscì a diventare il primario di medicina del locale ospedale.
    
    Avevano una vita abbastanza scorrevole e anche una certa complicità (considerati i tempi, poi! Negli anni '70 non era così evoluta la mentalità, la gelosia la faceva da padrona); lui si concedeva qualche scappatella, specialmente con le infermiere, lei non ci faceva caso, tanto sapeva che lui non l'avrebbe mai lasciata.
    
    Così è stato, tanto che ancora oggi, anno 2018, pur non sapendo dove essi si trovino, sento dire che la coppia resiste, una coppia di anziani pensionati, naturalmente.
    
    Io, che ero il collega giovanissimo (appena assunto) di Annamaria, fui subito preso di mira dalla signora.
    
    Penso che lei si sentisse, comunque, un tantino trascurata dal coniuge, sempre così impegnato con la sua professione ed il suo ruolo.
    
    Lei iniziò subito a creare una cerchia di amicizie nell'ambiente di lavoro; e alla fine della giornata non mancava di invitarci tutti a casa sua, per un caffè, un thè danzante con biscottini (per la musica si provvedeva con un "mangiadischi" e qualche 45 giri in vinile con i successi dell'epoca), dove naturalmente due soli uomini dovevano far danzare una decina di ragazze, a turno.
    
    Di tanto in tanto compariva suo ...
    ... marito, lei lo presentava a chi non lo conosceva ancora, una chiacchieratina di coircostnza e poi lui via e noi di nuovo a divertirci tutti quanti a casa sua.
    
    Dopo un po' l'altro collega maschio cominciò a mancare a queste festicciole, per cui io rimasi il solo "uomo" della compagnia.
    
    Ricordo che all'epoca ero molto quotato nell'ambiente femminile. Sport, professione, politica, cultura, non mancava niente per essere ritenuto una persona "interessante". Di conquista in conquista, aumentava il numero delle ragazze, e di qualche mamma, a mia disposizione.
    
    E veniamo al dunque, al giorno che Annamaria ebbe ragione di me e mi portò a letto la prima volta. Accadde a casa sua. Accadde così, che uscendo dal posto dove lavoravamo, mi chiese di aiutarla a salire un pacchetto un po' voluminoso. Io mi misi a sua disposizione, non foss'altro che per i numerosi inviti ricevuti collettivamente a frequentare la sua casa. Mi aspettavo che mi licenziasse subito appena eseguito il compito, d'altraparte ero anche imbarazzato dal trovarmi solo con lei lì, all'ora di pranzo (quindi con la possibilità che da un momento all'altro arrivasse suo marito) perciò stavo per salutarla ma lei: "aspetta che ti offro un aperitivo".
    
    Ci mise un po'di tempo ad apparecchiare un tavolino e preparare un bicchiere con dentro un aperitivo leggermente alcolico e qualche stuzzichino. Nel frattempo aveva infilato un disco nell'apparecchio, era una canzone di cui ora non ricordo il titolo ma che nel ritornello ...
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