1. l’annuncio su internet


    Data: 20/02/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: lamusanera, Fonte: RaccontiMilu

    ... poggia il tuo piede sinistro sulla ruota e allarga le gambe’
    
    La ragazza si guardò intorno, le macchine erano poche ed il buio troppo intenso per essere vista. Si prese di coraggio. Aprì le cosce meravigliose e poggiò il piede sulla ruota. Il gelo dovette penetrarle la fica perché solo allora si accorse che stava tremando dal freddo. Ma sarebbe durato poco il freddo. Ricominciai a darle istruzioni.
    
    ‘Infilati dentro la zucchina, masturbati esattamente come hai fatto nel centro commerciale. Stavolta completiamo quello che avevi iniziato lì, quando senti che stai per venire non ti fermare, aumenta il ritmo ma dimmelo’
    
    La zucchina scomparve dentro lei, il suo dito cominciò sfregare il suo clitoride.
    
    Il freddo scomparve, il sangue comincio a circolare. Il suo bacino dondolava, il suo culo nudo apriva e chiudeva l’ano. La paura era scomparsa ed al suo posto era arrivata l’eccitazione. L’eccitazione che le ingrossava il clitoride, che le faceva piegare la testa indietro e guardare il cielo stellato, che le faceva strizzare da sola i capezzoli duri come pietre senza neanche rendersene conto, che le faceva muovere le gambe per sentire più forte la zucchina sfregare le pareti della sua vagina. L’eccitazione che la faceva sentire troia, troia e sottomessa, una troia che si stava masturbando davanti ad uno sconosciuto, in un parcheggio pubblico, all’aria aperta e con la fica riempita da un ortaggio. L’eccitazione che la faceva sentire grata di essersi lasciata andare, di ...
    ... essersi mostrata per la porca che realmente dentro sé era. L’eccitazione che iniziava a farle ingrossare il respiro e a farla mugolare di piacere fino a farle dire lasciva e spudorata, ma con la voce decisa, ‘Sto per venire”
    
    Non so ben dire quanto tempo fosse passato dall’inizio della masturbazione a quando mi avvertì che stava per venire, ma poco importava, ero in estati anche io. Più lei sentiva di sentirsi troia, più io sentivo quanto fosse troia. Ma quando mi disse ‘Sto per venire” scattai in piedi uscendo dalla macchina, accesi la torcia che tenevo già in mano senza che lei se ne fosse accorta, una torcia dalla luce potente, la accesi e gliela sparai addosso, senza pietà.
    
    In un nanosecondo dovette rendersi conto di ciò che realmente stava succedendo. Quell’aria quasi di magia che si era creata attorno a lei grazie all’oscurità, e che le aveva permesso di lasciarsi andare ai suoi istinti più profondi, perdette improvvisamente forza e fu soppiantata dalla spietata realtà. La luce forte, sparatale in faccia, negli occhi e sul suo corpo, dalla torcia elettrica, la riportò alla realtà, la riportò a rendersi conto che non c’era nulla di magico a masturbarsi il clitoride con una zucchina infilata nella fica all’interno di uno squallido parcheggio. La riportò alla verità che solo una puttana convinta avrebbe potuto fare una cosa del genere e che quindi lei, senza dubbio, era una puttana convinta nel profondo. Lei era una puttana sottomessa. E adesso aveva anche paura perché ...