1. l’annuncio su internet


    Data: 20/02/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: lamusanera, Fonte: RaccontiMilu

    ... stava guardando verso di lei, e con un gesto più veloce di quanto mi aspettassi mise una mano sotto la gonna, tirò giù gli slip, li tolse e me li porse. Era brava, non c’era nulla da dire.
    
    Presi in mano gli slip e li aprii, senza curarmi di chi poteva vedere. Erano minuscoli, un perizomino microscopico nero. Passai la mano sulla parte poggiata alla fica: non si può dire che fosse bagnata, ma umida si e la cosa mi piacque. Ne annusai l’odore e anche quello mi piacque. Li misi in tasca.
    
    ‘Adesso ascolta. Entri nel camerino, ti spogli completamente tranne le calze autoreggenti, metti il telefonino in modalità video e ti riprendi mentre ti masturbi con la zucchina. Puoi usare lubrificante e preservativo. La zucchina la infili nella fica e non la tocchi più, non la devi muovere e devi riuscire a tenerla dentro. Ti devi masturbare il clitoride col dito medio mentre col resto della mano ti tieni aperta la fica. Quando senti che stai per venire ti fermi. Non voglio che raggiungi l’orgasmo. Riprendi tutto e fai in modo che il video venga bene. Quando stai per godere ti fermi, ti rivesti e torni da me. Tutto chiaro?’
    
    ‘Si’
    
    Le vidi tirare la tendina del camerino dopo esservi entrata. Le vidi togliere le scarpe e sfilare la gonna. Poi non vidi più nulla ma sapere quello che stava succedendo al di là di quella tendina, nel bel mezzo di un centro commerciale preso d’assalto dalla folla del sabato pomeriggio, era già una profonda goduria.
    
    Aspettai sereno girovagando per il ...
    ... negozio. Ogni tanto qualcuno si avvicinava al camerino ma notando che era occupato si dirigeva verso quelli affianco. Una decina di minuti dopo la vidi uscire.
    
    Che visione. Era paonazza, quasi sudata. Il suo respiro era grosso, la camminata non era disinvolta e leggera come prima. Una commessa dovette intuire qualcosa perché le lanciò uno sguardo inquisitore ed andò a controllare il camerino.
    
    Dentro la borsa aveva la zucchina con ancora addosso il preservativo. La confezione del lubrificante era intatta, non l’aveva usato. Mi diede in mano il telefonino.
    
    ‘Molto bene’
    
    Il suo respiro era ancora grosso, il suo viso accaldato. Le presi di nuovo la mano, uscimmo dal centro commerciale e andammo al parcheggio. No, decisamente non camminava in modo naturale. Qualche ragazzo se ne era accorto.
    
    All’uscita dal centro commerciale il mio orologio segnava le 16.20. Per me il tempo era volato eppure era passata più di un ora da quel primo ‘vorrei essere la tua troia’. Ci avviammo verso la mia macchina, la tenevo sempre per mano e lei mi seguiva senza protestare, ma con un evidente dubbio negli occhi su cosa sarebbe successo nell’immediato futuro.
    
    ‘Sei venuta in macchina o con un mezzo tuo?’
    
    ‘No, ho preso l’autobus’ fu la sua risposta. Il suo viso era sempre più interrogativo, ma non aveva il coraggio di parlare
    
    ‘Benissimo’
    
    Salimmo sulla mia macchina, lei seduta dal lato passeggero non aveva il coraggio di guardarmi in faccia e fissava fuori, verso il nulla.
    
    ‘Dammi ...
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