1. Legata e Vendicata -- Prima Parte


    Data: 29/09/2017, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Mia Sempre, Fonte: EroticiRacconti

    ... all’estremità aveva delle cinghie in pelle per i polsi, poi ne prese un'altra leggermente più lunga per le gambe.
    
    Era come al solito molto concentrato.
    
    Da una trave di legno fissata sul soffitto e ben incastrata alle pareti, pendeva una catena con un gancio.
    
    Lo abbassò tirandolo verso sé e vi aggancio’ la sbarra per le braccia.
    
    Mi fece cenno di avvicinarmi.
    
    Obbedii.
    
    Bloccò i miei polsi con le cinghie, strinse forte.
    
    Prese la sbarra per le gambe e mi costrinse a divaricarle stringendo forte anche le fascette in pelle alle mie caviglie.
    
    Ero nuda, aperta, appesa ed immobile come a formare una specie di X con il mio corpo.
    
    Mi girava intorno, respirava rabbioso, mi pizzicava ora un capezzolo ora l'altro, mi graffiava i fianchi e la schiena.
    
    Passava dolcemente sui lividi dello stupro.
    
    Mordeva le mie natiche.
    
    “ Sei miaaa miaaa Mia...e marchiero’ il tuo corpo perché mi appartiene..”
    
    Tornò all'armadio e si mise a cercare qualcosa, sentivo il tintinnio di altre catene, il fendere l'aria di uno scudiscio ed il fruscio di alcune corde.
    
    Ma non tornò con niente di tutto ciò.
    
    Si mise di fronte a me mostrandomi due piccole pinze collegate fra loro da una catenella in ferro.
    
    Le mise sui miei capezzoli che erano già turgidi, dapprima delicatamente, perché si abituassero, ma poi, lascio’ liberare la presa della molla ed io sentii tutto il dolore improvviso bruciare i miei seni.
    
    Si allontanò di nuovo.
    
    Aprì le ante di un altro armadio, ...
    ... potevo vederne chiaramente il contenuto.
    
    C'erano diversi tipi di fustigatori, alcuni in pelle, altri in legno, di varie grandezze e spessori.
    
    Tornò da me brandendo la sua scelta.
    
    Era un frusta corta e spessa in pelle, formata dal manico all'estremità da un complicato intreccio di strisce di cuoio, nella parte finale più morbida e flessibile vi era posta una fascia più larga.
    
    “ Mia credo tu non sappia cosa sia questa...il nome di questo particolare tipo di frustino...è una “Nagaika” ...è di origine Russa...
    
    l’ho leggermente modificata o ti avrebbe ferito come non voglio...ma dopo averti purificata lo riporterò alla sua originale natura...rimetterò i pezzi di metello sulla fascetta...e il camionista Russo asseggera’ un po’ della vecchia tortura Cosacca…”
    
    Mentre mi spiegava la sua accurata scelta la faceva roteare, la passava sulla mia pelle e sulle sue mani.
    
    Avevo capito le sue intenzioni, quella particolare e antica frusta Russa gli serviva prima, per marchiare il mio corpo con i suoi segni e dopo, a suo tempo, per torturare fino alla morte uno dei miei stupratori, il Russo.
    
    La vendetta va assaporata lentamente e curata nei dettagli ed in questo Alex era bravissimo.
    
    Tornò il silenzio ed iniziò.
    
    Mi frusto’ prima piano e lento.
    
    Cominciò dalle cosce dove avevo i lividi lasciati dalle mani dei tre.
    
    Colpì diverse volte.
    
    Urlavo, bruciava, perché la fascetta arrivava veloce e precisa in un punto fisso.
    
    Lasciava dei segni profondi che diventavano ...