1. Legata e Vendicata -- Prima Parte


    Data: 29/09/2017, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Mia Sempre, Fonte: EroticiRacconti

    LEGATA & VENDICATA
    
    Prima Parte
    
    Si prese cura di me, mi lavò e curò le mie ferite.
    
    Mi guardava e vedevo nel suo sguardo la rabbia per ciò che avevo subito ed anche per la violazione alla sua proprietà.
    
    Sembra una cosa brutta anche solo da pensare, ma per una sottomessa è fondamentale appartenere.
    
    Sentivo le sue dita rallentare sui tagli ai polsi provocati dalle fascette, con le quali mi avevano Legata i tre camionisti che abusarono di me.
    
    Digrignava i denti, stringeva i pugni, era furioso.
    
    Bacio’ i lividi delle percosse.
    
    Sottovoce diceva il mio nome ;”.Mia Mia..Mia..”
    
    Non lo aveva mai pronunciato, mi dava nomignoli, ma mai per nome.
    
    “ Devi chiamare casa”
    
    “ Sono a casa”
    
    “ Chiama tuo marito..Mia.. e digli cosa è accaduto”
    
    “ Ho paura Alex”
    
    ‘ Non devi averne ..digli la verità...è ora..digli che non torni da lui… perché sei finalmente a casa..”
    
    “ Alex...ho paura..”
    
    “ Lo so..la sento ..ma è troppo tempo che nessuno si cura di te..sei abbandonata agli eventi...ed io ora...non lo sopporto...non posso...non più...CHIAMA!!”
    
    Composi il numero di mio marito ed il telefono squillo’.
    
    “ Pronto??!! ohh era ora..è viva .. dove cazzo sei finita?..cosa hai fatto?? cosa ti serve??”
    
    “ Sono io..Mia..”
    
    “ Lo so chi sei cretina...lo vedo sul cellulare...Mia???”..hai bevuto?? fumato?..non ti chiami Mia…”
    
    “ Non mi chiamo Mia per te..ma sono Mia...è successo qualcosa hai ragione...e non bella..”
    
    “ Hai disfatto la moto?? Come stai?? dove ...
    ... sei??”
    
    “ No la moto sta bene e adesso anche io...ho subito un'aggressione...non torno.a casa..”
    
    “ Cosa vuol dire non torni?? chi ti ha aggredito?? Tu non sei normale cazzo fai sempre dei casini che poi devo sistemare..deficiente...dove cazzo sei???”
    
    “ Ho detto che sto bene e che non torno..il resto non ti riguarda più..non cercarmi non ti servo più e l’ho capito... di ai ragazzi che...per loro ci sarò sempre se vorranno ma ora mi prendo cura di Me..ciao..”
    
    Riagganciai senza dire altro.
    
    “ Era giusto Mia...è stato difficile lo comprendo...ma era il momento e lo sai..il tuo posto è qui...ho sbagliato...non avrei dovuto lasciarti andare già da stamattina...lo avevo capito.. e di questo mi pentirò finché ..finché…”
    
    “ Che c'è Alex..???”
    
    Mi guardava fisso, non riusciva a parlare, mi accarezzava i lividi e si mordeva le labbra.
    
    “ Finché non vendicheremo l'abuso che hai subito...chi ti ha fatto questo non avrà più sangue nelle vene ne aria nei polmoni...soffrirà più di quanto non hai sofferto tu..questo te lo garantisco...Mia...li cercherò...li troverò e metterò fine alla loro misera vita…”
    
    “ Metteremo...Alex...Metteremo...verrò con te non puoi escludermi per proteggermi... è la mia la carne che hanno violato…”
    
    “ Si Mia...lo faremo insieme...adesso riposati un po’...vieni…”
    
    Accosto’ le tende, mi prese per mano e mi tirò sul letto.
    
    Riuscì anche a farmi sorridere, era preoccupato, arrabbiato, teso come una corda di violino ma restava sempre il Mio ...
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