1. Legata e Vendicata -- Prima Parte


    Data: 29/09/2017, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Mia Sempre, Fonte: EroticiRacconti

    ... Signore ed i suoi modi, non erano sempre garbati e delicati, mi tirò sul letto, ecco perché sorrisi.
    
    Mi svegliai che era quasi sera, mi bruciava ancora dappertutto.
    
    Cercai Alex nel letto, non c'era, accesi meglio i miei sensi ancora assonnati e sentii della musica provenire dalle scale che portano al suo ufficio, forse “L’Inverno” di Vivaldi, ma non ero sicura.
    
    Mi avvolsi nel lenzuolo e scesi.
    
    Restai in silenzio sulla porta.
    
    Lo vidi alla sua scrivania, restai senza parole, come sempre, perché per quanto fossi scossa, accendeva comunque i miei istinti.
    
    Avvolto dalla musica, assorto nelle sue carte e illuminato dal monitor del PC, era bellissimo.
    
    Indossava solo i suoi jeans sgualciti, quelli comodi che gli scendono sulle anche ed era a petto nudo.
    
    Scriveva qualcosa, notai che era mancino perché la destra se la passava sul Quore sfiorando i peli.
    
    Mi avvicinai quasi strisciando per non disturbarlo ma lui mi sentii.
    
    Si voltò appena mettendosi di profilo, non disse nulla, sempre con la mano destra mi fece solo cenno, toccandosi la spalla, di raggiungerlo.
    
    “ Cosa fai??...” chiesi.
    
    “ Ho mandato una mail alla direzione dell'autogrill...per farmi dare la registrazione delle telecamere…”
    
    “ Te l'hanno data???... Alex vorranno una denuncia..non voglio andare alla polizia…”
    
    “ Mia...nemmeno io voglio la polizia tranquilla...con un incentivo in Italia non serve la denuncia...mi hanno già inviato il filmato e sono già risalito alle loro ...
    ... identità…”
    
    “ Sai già chi sono???...come hai fatto??...credo abbiano rotto le telecamere che erano davanti alla toilette...”
    
    “ Lo so...per questo forse saranno tranquilli...ma i tre idioti hanno parcheggiato i camion nell’area dietro il distributore dall'altra parte… e probabilmente non pensavano che…”
    
    “ Che tu ti saresti preso cura di Me”
    
    Mi tirò, ancora, mi tirava in continuazione, mi tirò a sedere sulle sue ginocchia e mi bacio’.
    
    “ Si mi curo di te...Mia...copriamo questi lividi???..non posso più vederli...mi serve..”
    
    “ Si Mio Signore...serve anche a me…”
    
    Si alzò e chiuse a chiave la porta che dava sul salone.
    
    Il suo ufficio era anche il suo rifugio quindi c'era tutto ciò che gli serviva per tramutare i segni della violenza subita, nei lividi del nostro amore.
    
    “ Mia... ti farò male...ho voluto farti entrare nel mio mondo un passo per volta...ma ora non mi tratterrò più in nessun modo...tu non hai colpe per ciò che ti è accaduto...non punisco un tuo sbaglio..voglio che tu capisca questo…”
    
    “ Si Mio Signore...ho capito…”
    
    “ Sfogherò la mia rabbia sul tuo corpo per non vedere più sulla tua pelle le tracce di ciò che...IO...ho permesso che accadesse…il tuo dolore è il mio...non accadrà più...mai più ..Mia...non sarai più sola...adesso dammi il lenzuolo e girati…”
    
    Restai nuda e In Attesa del volere del Mio Signore.
    
    Smettemmo di parlare ed Alex cominciò ad armeggiare con le sue cose.
    
    Estrasse da un armadio una specie di sbarra lunga circa un metro, che ...