1. Stretta soave


    Data: 17/02/2021, Categorie: Lesbo Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    Quella che m’accingo a esporvi, è plausibilmente la più discussa, travagliata e senz’altro veritiera vicenda più comune e verosimilmente più vetusta e altrettanto ricorrente del mondo, dove molti di noi senza dubbio si riconoscono, perché ci sono incappati dentro, non importa, maschi o femmine che siano. Al presente sono ammaliata d’un uomo che non mi vuole, o meglio ancora, che non mi desidera più, all’opposto, io contrariamente sono avvinta e sedotta da lui che m’arrampicherei sui pendii, abbandonerei tutto ciò che possiedo per lui, sebbene custodisca dentro me stessa attualmente quel frammento di criterio e di ragionevolezza che m’impedisce, mi reprime e che mi vincola di compiere pazzie e ghiribizzi scriteriati, tanto lui non le capirebbe, forse nemmeno li apprezzerebbe.
    
    Io ho sovente ponderato che fosse equanime e legittimo scaraventarsi interamente nelle situazioni, differentemente non sarebbe valsa la pena neanche viverle. In tal modo ho fatto con lui, giacché gli ho elargito tutto ciò che avevo, forse non era abbastanza, può darsi che non era ciò che voleva, certo è che oggi non sa che cosa farsene. Al momento che scrivo è tarda sera, sono da sola, perché compilo, scarabocchio e in aggiunta a ciò soffro e singhiozzo davanti allo schermo del mio PC. Detesto e disapprovo questa mia personale irrisolutezza, ammonisco e biasimo la mia individuale influenzabilità, nel mentre osservo che le lacrime che mi scendono dal viso che bagnano persino la tastiera del ...
    ... computer, eppure non disprezzo lui, sì, anche se in ogni caso dovrei, perché è inattuabile e inverosimile esecrarlo e maledirlo, per quanto lo abbia amato e che tuttora lo amo.
    
    Al presente ho smisuratamente però l’occorrenza di conversare con qualcuno, qualcheduno che non gioisca né ridacchi né sogghigni delle mie lacrime, del mio abbattimento, della mia costernazione e della mia desolazione, taluno che m’ascolti senza darmi avvisi né consigli, senza prescrivermi la retta soluzione e senz’offrirmi ammonimenti, pareri e punti di vista, in sostanza qualcuno che ci sia già passato. Attualmente prendo in considerazione i concetti di Marcella che lo scorso anno m’avevano ben impressionato, perché da qualche tempo mi mulinano fra la testa, anche se pur sapendo che lei non ha mai approvato né elogiato lodando questa mia storia incoerente e stravagante, affermo e dichiaro che però io l’ho sempre sentita profondamente e lealmente dalla mia parte, perché lei mi rispetta, non mi critica, non mi giudica, s’attiene esattamente per come sono fatta adorandomi e stimandomi con riguardo.
    
    In questo preciso istante sono dentro la mia autovettura, dato che rientro dall’elettrauto, mi trovo nei pressi della sua abitazione a qualche isolato da lei, cosicché decido d’andare a trovarla. Utilizzo l’ascensore e salgo nella sua moderna dimora, perché Marcella essendosi trasferita da poco adesso abita nella mansarda d’un grazioso palazzo ristrutturato di recente, lei è una femmina dinamica, laboriosa, ...
«1234»