1. Stretta soave


    Data: 17/02/2021, Categorie: Lesbo Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... resistente e vispa, ininterrottamente affaccendata. Ha svariate padronanze e numerosi svaghi, perché sin dalla prima volta mi colse nel segno per la sua attenta e innata simpatia e per la sua immensa e solerte cultura, da allora siamo diventate amiche pur senz’esserci frequentate né viste in maniera considerevole. Io suono il campanello, Marcella m’apre con indosso l’accappatoio, la mia faccia è chiaramente avvilita e prostrata, riconoscibilmente demoralizzata, perché fa trapelare le ore di pianto e di sconforto che ho regalato a chi non sa meritare il mio amore. Lei m’accoglie in casa e m’abbraccia tacitamente stringendomi con vigore, perché di questo contatto e di questa vicinanza ho tanto bisogno, Marcella ha la fragranza della vaniglia, la sua capigliatura è ancora intrisa dall’aroma del suo balsamo preferito, la pelle è profumata e le mani sono assai morbide. Marcella mi liscia in maniera aggraziata, è aperta, comprensiva e disponibile, mentre io mi sciolgo in un pianto afflitto e vistosamente sconsolato, intanto che lei cerca di rincuorarmi amorevolmente stringendomi a sé.
    
    Nel frattempo ci collochiamo sul canapè, in seguito Marcella m’offre qualcosa da bere cercando di distrarmi, io tracanno il contenuto del bicchiere senza chiedere che cosa sia, è indubbiamente qualcosa di molto inebriante e liquoroso, tenuto conto che m’avvampa per un istante la gola. Ancora qualche secondo e rapidamente una gradevole sensazione di calore m’invade, perché subito mi sento ...
    ... meglio. Sollevo lo sguardo e la vedo là, davanti a me, mi sorride, mentre prova ad asciugare le lacrime che mi solcano la faccia. Il tocco unico delle sue mani è per me un deliziosissimo piacere, io le sorrido lasciandola fare, durante il tempo in cui mi lecca le guance.
    
    Io la osservo staccarsi da me come per attendere una conferma, in realtà non ho mai macchinato che lei potesse essere un’eventuale partner, tempo addietro ne abbiamo persino dialogato spesso, eppure giammai ci siamo trovate in una situazione come questa, al momento Marcella mi sorride lasciandomi leggere il suo desiderio. La sensazione di calore che avvertivo prima è diventata in modo inaspettato come una forza arroventata di desiderio, osservo la cintura dell’accappatoio allacciato come se fosse la porta del mio paradiso, per il fatto che tiro la corda lasciando che s’apra davanti a me, che si mostri nuda ed essenziale. Marcella si solleva per liberarsi dell’accappatoio temporeggiando qualche istante, la sua deliziosa fica è all’altezza della mia faccia, il suo profumo mi disorienta frastornandomi, la squadro per bene talmente da vicino che il mio respiro le provoca un lieve piacere. Ancora uno sguardo, questa volta però di reciproca intesa, mentre la sua mano spinge la mia testa verso di lei. Io sprofondo immergendomi nel suo tappeto pelosissimo e morbido, capto distintamente i suoi peli sulla faccia, mi muovo amabilmente lasciandomi accarezzare, perché d’istinto la mia lingua s’offre per cercarla.
    
    Bramo ...