1. Prima notte di una puttana


    Data: 12/02/2021, Categorie: Erotici Racconti Etero Autore: iprimipassi, Fonte: RaccontiMilu

    ... sfrecciare a gran velocità in direzione dell’aeroporto. Briana era sotto choc, incapace di reagire e di elaborare i pensieri.
    
    L’uomo, dopo alcuni istanti, prese a piangere e a parlare. ‘Era la mia bambina. La spiavo quando lavorava, aspettando il momento giusto per salvarla. L’ho vista scopata da un sacco di uomini. Glielo mettevano ovunque, senza un minimo di delicatezza. Ho visto quando la inculavano, e godevano nel farla urlare. La tenevano alla pecorina, le stringevano le tette sospese. Tanti si facevano fare dei lunghi pompini. Le venivano in bocca e la costringevano a ingoiare’. Briana era sconvolta dal linguaggio di Felipe. Tanto più per il fatto che parlasse di sua figlia. Ma l’uomo, senza neanche guardarla, continuò imperterrito. ‘Una volta se la son scopata in quattro sai? Erano uomini più o meno della mia età. L’han caricata in macchina, portata in una campagna deserta e scopata lì, sul prato, due o tre per volta. Alla fine l’han lasciata nuda e piena di sperma dappertutto. Hai idea di quanto sia umiliante per un padre?’.
    
    Briana ascoltò in silenzio, ignara del fatto che quanto aveva sentito fosse solo l’inizio.
    
    ‘Quando lo facevamo a casa ero sempre delicato con lei. Ricordo che la prima volta era strettissima. Poi, pian piano, l’ho fatta abituare. Aveva un seno bello grosso, proprio come il tuo’, aggiunse, sfiorando Briana con un dito. La ragazza incrociò le braccia per proteggere le sue mammelle. ‘Le tenevo anche il pelo pubico ben curato. Un piccolo ...
    ... triangolino biondo, come aveva sua madre. E anche il sedere era identico al suo. Abbondante ma sodo. Il tipico bel culetto delle brasiliane’, sorrise.
    
    Briana era disgustata: ‘Tu andavi a letto con tua figlia?’. ‘Finché Alfredo non me l’ha portata via con l’inganno’. ‘Inganno? Ma quale inganno! Te la scopavi e a lei faceva schifo, non te ne rendi conto? Se n’è andata per questo!’, urlò, inferocita, Briana. ‘No! Lui me l’ha portata via! Altrimenti lei si sarebbe abituata a me col tempo! Ma ormai l’aveva plagiata, non potevo agire diversamente’. ‘Che vuoi dire?’. ‘Quella sera, dopo che l’han lasciata in quel prato, mi sono avvicinato a lei per riprenderla con me. Ma non ha voluto. Mi ha sputato in faccia ed è corsa via, con ancora lo sperma di quei quattro depravati raggrumato sul suo splendido corpo. Alfredo l’aveva corrotta, non potevo più salvarla. Così”. Briana rabbrividì, intuendo il seguito. Il pianto di Felipe si fece intenso, singhiozzante. ‘Ho dovuto farlo, non è stata colpa mia. Non era più la mia bambina. Era diventata una puttana insensibile’.
    
    ‘L’ha uccisa’, pensò Briana con orrore. ‘Ecco cosa intendeva Gratiela. Ha cercato di avvertirmi di stare attenta a lui’.
    
    Felipe si sforzò di darsi un contegno e, mentre all’orizzonte si stagliavano le luci dell’aeroporto e della pista di atterraggio, riprese a parlare. ‘Ma ora è tutto passato’. Si voltò verso Briana e continuò: ‘Tra poco saremo in volo verso Bucarest e potremo iniziare la nostra nuova vita insieme, mia ...
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