1. Il segreto di Piero


    Data: 29/09/2017, Categorie: Etero Autore: Edipo, Fonte: EroticiRacconti

    ... intimai.
    
    "Ti prego, restiamo così, io..."
    
    Cercai io stessa l'interruttore e quando finalmente lo trovai, si era coperto il pube con un lenzuolo.
    
    "Levalo, fammi vedere."
    
    "Ti prego, mi vergogno..."
    
    "Non sei un bambino e stavamo per scopare...Fammelo vedere, altrimenti me ne vado."
    
    Con il volto tutto rosso si scoprì e io restai come una cretina. Il ragazzo più dotato con cui ero stata fino ad allora sfiorava i venti centimetri e ne era molto fiero ma questo mostro che stavo fissando raggiungeva almeno i venticinque e forse oltre!
    
    Mi avvicinai e lo sfiorai ma lui tornò a coprirsi.
    
    "Ma perché ti vergogni? Ti rendi conto che milioni di uomini in tutto il mondo vorrebbero essere come te? Sei magnifico!"
    
    "Tu non capisci! Nessuno mi vuole capire, non immagini nemmeno le umiliazioni, le curiosità morbose che da sempre devo affrontare..."
    
    "Ma dai, ti lamenti della fortuna che hai? Non essere ridicolo..."
    
    "Lo vedi? Anche tu...Basta, mi rivesto..."
    
    Eh no, adesso più che mai lo volevo e lo volevo nudo...
    
    "Aspetta, aspetta, tesoro, sono qui ad ascoltare, forse sono davvero ottusa, spiegami, ora capisco le tue fughe, non volevi che mi accorgessi...Raccontami, forza!"
    
    Piero si passò una mano sulla faccia e nei capelli, una smorfia di sofferenza che gli alterava i bei lineamenti.
    
    "Fin da quando avevo tre o quattro anni e giocavo nudo sulla spiaggia le donne e le ragazze mi fissavano con curiosità divertita e non capivo perché. I commenti erano del ...
    ... tipo: quando si fa grande come gli diventa? oppure: ah, se ti vedessi fra dieci anni...Per fortuna mia madre iniziò a coprirmi ma intanto fra zie e cugine era un continuo ridacchiare sulle mie dimensioni. Con il passare degli anni i problemi aumentarono perché mia madre lavorava tutto il giorno in un negozio e a me badavano delle baby sitter. La prima volta che mi spogliavano per farmi il bagno era il solito spettacolo: risatine, fischi, commenti scemi... Una di loro portò a vedermi due sue amiche, ero un bambino timido e riservato, afferri la vergogna che provavo? Ero una specie di fenomeno da baraccone...Imparai presto a badare da solo a me stesso, in modo che quando non c'era mia madre me la cavavo comunque benissimo. Mi sottraevo a baci e carezze evitando che il mio corpo aderisse a quelli delle parenti, non volevo avere reazioni incontrollate...
    
    A scuola, in palestra, evitavo sempre di mostrarmi di fronte quando mi spogliavo per mettermi la tuta da ginnastica e rifiutai sempre di frequentare piscine e altri centri per praticare sport: mi vergognavo delle docce tra maschi e dei commenti che avrei suscitato tra i miei compagni fra i quali qualcuno mostrava tendenze gay e non ci tenevo affatto ad aprire un nuovo fronte di combattimento. Poi è venuta l'epoca delle prime esperienze..."
    
    "Continua, dai, di me non ti devi vergognare, su."
    
    "Era una ragazza nemmeno tanto bella, non so cosa ci trovassi ma fu la prima...Il giorno dopo tutte le sue amiche sapevano del mio ...
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