1. un’esperienza


    Data: 18/01/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Sesso di Gruppo Autore: MastroBaphomet, Fonte: RaccontiMilu

    ... preferito, e lo spinsi dentro di lei. Non era ancora bagnata come suo solito (tendeva ad essere un lago, nei momenti clou dei nostri incontri), ma scivolò comunque dentro senza fatica, lasciandomi le dita umide. Le succhiai, assaporando il suo sapore, che tanto mi piaceva.
    
    Dopodich&egrave presi il suo telefono, attaccai gli auricolari, e le dissi:
    
    ‘ora resterai qui da sola per un po’. Vado a prendere Valentina’
    
    ‘ma..come? Padrone, mi lasci qua?’
    
    ‘si…dovrai essere paziente. Mi ci vorrà un quarto d’ora, forse mezz’ora. Tu sarai qui, in attesa…dimmi, ti preoccupa, la cosa?’
    
    Esitò. Poi disse, poco convinta: ‘no, non mi preoccupa. Se hai deciso così, mi fido’.
    
    Sorrise, e le baciai le labbra.
    
    Le infilai quindi gli auricolari ed accesi la musica sul suo telefono, alzando il volume. Ora era immobilizzata ed isolata dall’ambiente circostante. La osservai un’ultima volta, ed uscii, lasciandola così.
    
    Salì in macchina e rapidamente mi diressi al bar dove ci eravamo dati appuntamento con Valentina, a meno di cinque minuti di distanza. Arrivò poco dopo di me. Insossava stivali e calze nere, ed una gonna appena sopra il ginocchio. Camicia e maglioncino sotto ad una giacca invernale scura. Mi salutò con un bacio sulla guancia, e la vidi tesa. Le chiesi se andasse tutto bene, se non avesse qualche ripensamento, e mi disse che non voleva tirarsi indietro proprio in quel momento:
    
    ‘ti mentirei se dicessi che sono tranquilla…ma sono anche curiosa, voglio andare fino in ...
    ... fondo!’ E sorrise determinata.
    
    Le suggerii di bere qualcosa, e prendemmo un ginseng (lei) ed un caff&egrave (io). Eravamo lì da quasi dieci minuti, e le proposi di andare in albergo. Non volevo lasciare Alysia da sola troppo a lungo, anche se non vi nascondo che il saperla là in quelle condizioni, immobilizzata ed in attesa, mi stuzzicava parecchio.
    
    Pagai, salimmo in auto e tornammo in hotel. Ci fermammo sulla soglia, presi la chiave e l’aprii delicatamente.
    
    ‘dopo di te, Vale’, dissi sottovoce: ‘non far rumore: non voglio che si accorga che siamo arrivati’
    
    Valentina annuì ed entrò. Rimase per un attimo a bocca aperta a guardare Alysia. Il suo respiro era quasi un ansimo continuo, e si sentiva il ronzio dell’ovulo vibrante dentro di lei. Il sesso totalmente depilato era madido di umori, ed i seni (più grossi di quelli di Valentina) erano sormontati dalle due mollette ancora salde sui capezzoli. Sapevo che Valentina aveva avuto qualche esperienza omosessuale, ma non sapevo quando si fosse spinta a fondo. Forse solo qualche bacio e toccatina, a quanto ricordavo. Oggi sarebbe stato diverso. Si voltò verso di me, con aria interrogativa.
    
    ‘inizia tu’.’ mi disse, titubante. Sorrisi ed annuii. Mi feci avanti, ed appoggiai la mano sul ventre di Alysia, la quale, colta di sorpresa, lanciò un urlo. Poi disse soltano: ‘Padrone” mentre la mia mano le accarezzava la pelle attorno all’ombelico, scendendo poi fino al monte di venere e risalendo fino al seno. Delicatamente, le ...
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