1. La vicina: il sogno erotico


    Data: 29/09/2017, Categorie: Etero Autore: brendon_7, Fonte: Annunci69

    ... un po’ il mio manico si è destato e preme nei pantaloni, castigato in una posizione innaturale, senza che possa in questo momento metterlo comodo. Forse l’ingrossamento si nota? Forse la giacca della tuta lo copre completamente? So solo che è duro, che vorrei spogliarla, che vorrei affondarlo nella sua bocca e tra le sue gambe, e che sento che è il mio sguardo a spogliarla sempre più e staziona sempre più a lungo sui seni e sul bacino….e quando riesco a distoglierlo fisso i suoi bellissimi occhi chiari e le sue labbra che si muovono sensuali scandendo le parole…. “ora chinati, prendilo in mano, succhialo, ti supplico, usa le tue labbra su di me…” …e invece la ascolto e offro nuova linfa alla conversazione viaggi, argomento nel quale c’è molto da scavare e conversare.
    
    Ad un certo punto, di malavoglia, mi informa che scusa, purtroppo devo andare, sono ospite a pranzo e adesso sono già molto in ritardo…
    
    L’eccitazione e l’erezione mi accompagnarono per tutto il resto della passeggiata. Avevo una voglia matta di farmelo succhiare da lei…di penetrarla… ma lei se ne era andata… allora avrei almeno voluto sfogare quella voglia impressionante facendomi una gran sega …lì, nel verde della campagna, tra sentieri erbosi, filari d’alberi e campi…ma il mais era appena spuntato, la vista era aperta fino alle case del paese… non mi andava di rischiare di dar spettacolo così, “tra poco non ci penserò più e mi calmerò”.
    
    Invece rincasai sentendo ancora l’ingrossamento tra i ...
    ... pantaloni, il pensiero non aveva mollato un secondo quell’incontro e ci fantasticavo ancora sopra. E’ impressionante il potere della mente, il delirio che può scatenarsi dal ritorno di desideri antichi rimasti inesauditi.
    
    La mente era solo lì, l’unica cosa che potevo fare era accendere il pc e andare alla ricerca tra le cartelle sparse di miscellaneo vario e molto confuso di quelle foto “paparazzate” di lei al cancello. Con un gran colpo di fortuna, o buon sesto senso, le trovai in breve tempo, ingrandii la sua figura a tutto schermo e mi misi in contemplazione. Slacciai i pantaloni, e quando liberai il manico dalla stretta dei boxer si eresse come fosse a molla, maestoso e con la cappella gonfissima….guardare la foto, sfiorare la cappella e poi stringergli la mano attorno fu una sensazione di godimento e sollievo che pervase tutto il corpo. Iniziare con ritmici lavori di mano mi alleggeriva la tensione e rigenerava corpo e spirito. Non sarei durato a lungo, lo sapevo, la voglia era tantissima e i miei colpi erano fatti per farmi venire in fretta, mentre solleticavo anche i testicoli.
    
    “Ti scoperò…finalmente ti scoperò….ora abbiamo un luogo…un orario…un motivo….” Così pensavo guardando la foto, mentre il mio piacere culminava in numerosi caldi e abbondanti fiotti , che idealmente riversavo sul suo corpo nudo, disteso, felice di riceverli e farsi inondare …
    
    “Ti scoperò…”, pensavo.
    
    Una volta che il granturco fosse stato alto, concedendo privacy e proteggendo da sguardi ...