1. Godiamoci questi momenti


    Data: 17/01/2018, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    Quella volta tergiversavo a lungo, in conclusione mi sono deciso e sono salito in macchina, sicché dopo durevoli esitazioni e indugi vari avevo finalmente deciso: dovevo necessariamente incontrarla, dovevo vederla in ogni modo. E’ attualmente una bella calda serata d’estate, malgrado ciò non afosa, in quanto mi va a genio di spostarmi con l’automobile con i finestrini totalmente abbassati e con l’aria che s’infrange immancabilmente sul volto avvolgendomi. Il tragitto &egrave breve, circa trenta minuti e dovrei essere speditamente da lei, naturalmente se verrà. Io non potevo più aspettare, perché il nostro rapporto finora &egrave stato un gioco arguto e sottile, inizialmente costruito e infine allietato da confessioni, da confidenze, da emozioni, da parole e da voglie reciproche da compiere.
    
    I nostri sguardi si sono incrociati sovrapponendosi solamente poche volte, tuttavia ci siamo piaciuti da subito, la sua voce mi mette i brividi, il suo corpo punzecchia e stuzzica a fondo sia i miei pensieri quanto i miei sogni, in quanto solamente sentirla al telefono non mi basta più. Io ho veramente bisogno del suo corpo, voglio sentire il suo sapore, il profumo della sua pelle, le sue mani sul mio corpo, le sue labbra sulle mie, voglio tutto di lei. Oggi le ho inviato un avviso informandola che l’attendevo tra trenta minuti, escludendo di rivendicare nessuna cosa né alcuna reazione da parte sua.
    
    ‘Chissà, magari io arriverò là, potrebbe pure non esserci, addirittura non ...
    ... presentarsi neppure declinando la chiamata, respingendo perfino l’invito’.
    
    Io sono praticamente sul posto, la trepidazione s’allarga amplificandosi a dismisura, la bramosia e la volontà d’incontrarla diventa incontenibile e prorompente, ecco che d’improvviso ricevo uno tintinnio sul telefonino, visto che lampeggiando compare un avviso, &egrave lei:
    
    ‘Aspettami là, mi vedrai presto’.
    
    Cinque termini, solamente cinque vocaboli, che cosa diavolo sto facendo? A dire il vero non ho esitato nemmeno un istante, non so che cosa succederà, non me lo voglio chiedere, dato che per una volta non voglio badare né pensare al dopo, giacché voglio vivermi unicamente quest’intesa, questa passione e questa sintonia nata con poche parole, esplosa con uno sguardo, alimentata e sostenuta fino a farla sfociare in quest’incontro. In cuor mio già lo aspettavo, attendevo questo suo primo passo, poiché io non sarei mai riuscita a prendere l’iniziativa. Al momento ho poco tempo per prepararmi, m’infilo sotto la doccia pensando che cosa potrei indossare, scelgo un abito a fiori appena sopra il ginocchio, metto in borsa le chiavi della macchina, il cellulare e il portafoglio, infilo i sandali e scendo. Lo specchio dell’ascensore sennonché mi riporta alla realtà, mi guardo, ho il viso serioso, lo sguardo perso, mi sento agitata e impaziente, dato che il cuore mi batte forte, mi sorrido e penso che andrà tutto bene.
    
    Io arrivo in piazza, lo vedo in lontananza, m’affianco alla sua macchina e ci guardiamo: ...
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