1. Anna e il suo cornuto


    Data: 17/01/2018, Categorie: Cuckold Etero Autore: esperia, Fonte: RaccontiMilu

    ... valore legale e Anna me ne ha fatto firmare uno che in caso di divorzio mi avrebbe lasciato in mezzo a una strada o quasi.
    
    Invece, come marito ufficiale, godevo della sua generosità alla grande.
    
    La mia Maserati ha i posacenere pieni? Nel giro di una settimana trovavo le chiavi di una nuova Aston Martin sotto il tovagliolo della colazione. Ero stressato e desideravo una vacanza? La nostra casa di Aspen in Colorado apriva apposta per me per quindici giorni di sci fuori pista sulle Montagne Rocciose, con cuoca e maggiordomo a disposizione.
    
    Oppure la villa in Sardegna, o quella di Curaçao, con spiaggia privata. Senza parlare del panfilo ormeggiato a Genova. O del Cessna pronto al decollo a Linate. Tutto suo, ma a mia disposizione. Oltre alle proprietà nei luoghi di villeggiatura, Anna aveva appartamenti a Milano (dove stavamo di solito, in una casa liberty in via Guerrazzi, davanti al parco Sempione), Roma, Parigi, Londra e Manhattan. Addirittura possedeva un piccolo castello nel Canavese, una villa a Stresa e una microscopica isola in Indonesia.
    
    Io sono stato povero scannato tutta la mia vita e non mi sarei lasciato scappare un’occasione simile per nulla al mondo.
    
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    Mi ero laureato alla Statale in Scienze Politiche senza troppa infamia e mi ero buttato nel mondo del lavoro con entusiasmo, ma presto mi resi conto che non sarebbe stato facile guadagnare quanto avrei voluto. Appena riuscivo a pagare l’affitto del ...
    ... monolocale a Crescenzago, una volta lasciata la casa popolare di Dergano dove vivevano i miei genitori. I quali nel giro di un paio d’anni abbandonarono questa valle di lacrime: mio padre per un cancro al pancreas e mia madre due anni dopo per cause ancora da chiarire, ma io credo di crepacuore. Mi lasciarono qualche piccolo risparmio e una casetta contadina in Val di Scalve, tutta da ristrutturare.
    
    Cominciai ad arrotondare il misero stipendio di precario con qualche incontro di boxe. Da ragazzo mi ero divertito ad incrociare i guantoni in palestra con un paio di amici appassionati che mi avevano iniziato alla “nobile arte”. Mi accorsi che ero bravo, picchiavo duro, incassavo bene, ero veloce e sapevo interpretare gli incontri con sufficiente intelligenza. Certo, non avrei potuto competere ad alti livelli, ma nel sottobosco della boxe dilettante in breve mi feci un nome tra i welters. Sarà stata la mia struttura da montanaro, le mie mani grosse e forti, la solidità e la testardaggine della mia razza, ma buttavo giù avversari anche più grossi di me.
    
    Mi resi conto che se avessi potuto mettere insieme un paio di incontri al mese, la mia situazione economica sarebbe migliorata sensibilmente. Inoltre mi divertivo.
    
    Fu proprio durante uno di quegli incontri che conobbi Anna.
    
    Il mio avversario era un certo Guillaume Traor&egrave, un ivoriano (che viveva in Italia) solido come una roccia che mi sovrastava di quasi tutta la testa e che era almeno trenta posizioni avanti a me nel ...
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