1. Quando la carne chiama - Parte I


    Data: 21/01/2021, Categorie: Prime Esperienze Autore: Beatrice70, Fonte: EroticiRacconti

    ... poi le solite frasi di rito, entrammo nel bar e occupammo l'unico tavolo libero, ci sedemmo, alzai lo sguardo per guardarmi intorno e pensai : " oh caspita, un Dio Greco", era Piero, per la prima volta senza abiti da lavoro, con una camicia bianca mezza slacciata lasciava intravvedere parte del suo petto, era seduto ad un tavolo e giocava a carte con altri 3 uomini,
    
    qualche volta un mezzo sorriso alle battute scontate dei suoi amici al tavolo ma per il resto come sempre l'espressione piuttosto triste e malinconica : "Beaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa, ma sei con noi ?" mi richiamava all'attenzione Chiara : " sembri su un altro pianeta ! Allora ti va di venire in bicicletta domani a fare un giro tra le colline ?"
    
    Risposi a Chiara che anche il giorno dopo era previsto un gran caldo, se mai potevamo vederci di pomeriggio al laghetto tutte e tre e fare il bagno proposi io, proposta accettata.
    
    La serata prosegui tranquillamente, ad una certa ora ci alzammo per tornare a casa, fu a quel punto che Piero si accorse della mia presenza, per la prima volta in tutta la sera lo vidi sorridere : "Ciao Beatrice !".
    
    Ricambiai il saluto sorridendo e cercando di non balbettare, poi fuori dal bar salutai Jessica e Chiara e mi avviai in bicicletta verso casa, ignara della notte che mi aspettava...
    
    Mi feci una doccia veloce per rinfrescarmi, qualche pagina di un libro per prendere sonno e spensi la luce, l'orologio appeso davanti al mio letto però segnava l'una appena passata quando ...
    ... mi svegliai di soprassalto, sudata, ansimante, di nuovo con i seni doloranti e la mia passera la sotto che se avesse potuto urlare l'avrebbero scambiata per un soprano !
    
    Lo avevo sognato ! Avevo sognato Piero, mi baciava, mi prendeva, mi possedeva, momenti di una dolcezza infinita con lui che mi stringeva forte tra le braccia e momenti di puro e rude sesso dove lui mi penetrava con decisione e mi scopava con forza, non capivo più niente, non potevo fare altro che masturbarmi, dopo un paio di minuti ero già venuta, ma non era abbastanza, avevo bisogno di sentire Piero, volevo Piero ! Lo volevo dentro di me ! Ma lui non c'era, vicino a me su una sedia vicino al letto, solo la mia spazzola per capelli, con un manico di forma cilindrica...
    
    "fanculo ! " sbottai, afferrai la spazzola e cercai di penetrarmi con quella, ma non ci riuscii, la paura e il principio di dolore mi fermarono, non rassegnata, sputai sulla spazzola e provai...a metterla dietro, in passato durante qualche influenza mi capitò di usare delle supposte e la penetrazione con quelle non mi aveva dato poi cosi fastidio...
    
    Il manico della spazzola però era un'altra cosa, riuscii ad infilarla nel mio bruno fiore posteriore solo per qualche centimetro, mi irrigidivo e quindi non riuscivo a farla entrare di più; per un minimo però potevo chiudere gli occhi e sognare che fosse Piero a sodomizzarmi.
    
    Andai avanti per un pò, non ricordo quante volte riuscii a godere, credo fossero passate le 3 di notte prima di ...
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